Umidità di risalita: eliminare definitivamente il problema grazie a soluzioni innovative

Palazzi storici edificati in città o in aperta campagna sono spesso accomunati dall’umidità di risalita, un fenomeno particolarmente diffuso, soprattutto nei fabbricati di vecchia costruzione, cui è connessa la manifestazione di danni estetici e strutturali piuttosto gravi.

A dare oggi una risposta concreta a questa problematica sono interventi innovativi sulle superfici perimetrali, che non prevedono né sporco né demolizioni e lasciano gli immobili agibili in tutte le fasi del processo.


L’umidità di risalita: le cause del fenomeno e l’intervento che elimina il problema

L’umidità di risalita è un fenomeno che si manifesta negli stabili edificati a diretto contatto con il terreno per assorbimento, da parte della pavimentazione e delle pareti confinanti con l’esterno, dell’acqua presente nel sottosuolo.

L’acqua è un elemento naturalmente contenuto nella terra per il verificarsi di precipitazioni o per la presenza di vicini corsi d’acqua, ma se gli edifici sono privi di coibentazione, l’umidità che incontra le murature esterne risale per effetto della capillarità finendo per bagnare inesorabilmente le superfici.

Le murature, da parte loro, favoriscono l’assorbimento dell’acqua a causa di un comportamento idrofilo: materiali da costruzione come tufi, malte, laterizi e prodotti calcarei sono caratterizzati dalla presenza di microscopiche cavità collegate fra loro che li rendono particolarmente soggetti all’assorbimento e alla trattenuta dell’umidità. In materiali così porosi e non opportunamente coibentati, l’acqua risale per effetto della capillarità fino a un’altezza di 1,5 metri, causando un antiestetico alone grigiastro che si diffonde nelle aree più basse delle pareti.

Per risanare questa tipologia di stabili con interventi innovativi, è possibile eliminare l’umidità di risalita con Murprotec, l’azienda leader in Europa con oltre 60 anni di esperienza nel settore. In particolare, le soluzioni proposte da Murprotec contemplano il trattamento dei muri con una particolare sostanza siliconica che, a contatto con l’acqua, reagisce, trasformandosi in un elemento idrofobo.

Tali interventi, attuati tramite una serie di microemulsioni siliconiche concentrate (MSC+) da parte di squadre specializzate in questo genere di problematiche, hanno la particolarità di creare una barriera all’interno delle murature che, oltre a impedire all’acqua di penetrare, favorisce l’asciugatura dei materiali.

L’essiccamento delle pareti, in particolare, ha inizio sin dalle fasi successive alla posa in opera e, al variare dello spessore delle pareti e del quantitativo di umidità contenuto al loro interno, prevede l’eliminazione dell’acqua in un periodo che oscilla tra i 6 e i 18 mesi.

L’importanza di intervenire sull’umidità di risalita con soluzioni innovative

L’adozione delle nuove metodologie di contrasto al fenomeno di umidità capillare ascendente dal terreno consente di azzerare tutti quei fenomeni che nel tempo, per effetto delle acque, possono causare rigonfiamenti, danneggiamenti e distacchi delle pareti.

Ma gli interventi di risanamento permettono anche di eliminare alla radice il manifestarsi di salnitro, ovvero quell’efflorescenza – causata dal fenomeno dell’evaporazione – dovuta al deposito sulle murature dei sali contenuti nelle acque.

Un locale risanato dai problemi di umidità offre, inoltre, un ambiente salubre, con una qualità dell’aria più elevata, privo di sostanze inquinanti e dannose per la salute. In contemporanea, limita la proliferazione di muffe e batteri che, nella maggior parte dei casi, sono responsabili di allergie, irritazioni alle mucose e problemi alle vie respiratorie.

Senza contare che permette di ottenere un ambiente che si riscalda più facilmente, con una conseguente diminuzione della spesa energetica necessaria per assicurare agli edifici un ottimale comfort termico.

Tuttavia, ciò che rende gli interventi di contrasto all’umidità di risalita essenziali per gli edifici soggetti a questa particolare problematica è soprattutto il fattore sicurezza. L’umidità, infatti, spesso comporta la formazione di funghi come la merula, un organismo che attacca il legno degradandolo dall’interno e causandone la disgregazione fino agli strati più profondi.

Ma la presenza di acqua nelle pareti può causare danni molto importanti anche alla stabilità dell’edificio, dal momento che l’azione dell’umidità, corrodendo i ferri contenuti nei muri, può determinare il dissesto delle sue strutture portanti.