Il Progetto Ventotene sul carcere di Santo Stefano dedicato a Sassoli

L’ormai ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che ci ha lasciato nei giorni scorsi, ha lasciato un segno importante in Europa tanto che si va definendo la possibilità di dedicargli il Progetto Ventotene, quello che mette al centro il restauro e il recupero dello storico carcere di Ventotene.

All’indomani della morte di Sassoli l’idea si è subito fatta largo nelle istituzioni, dove la Commissaria straordinaria del Governo in merito al progetto Silvia Costa d’intesa con il Ministro della Cultura Dario Franceschini hanno avanzato tale ipotesi, trovando subito il placet del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi che all’indomani del lutto ha spiegato: “La morte di David Sassoli rappresenta una grande perdita per l’Italia e per l’Europa. I tributi che gli sono stati rivolti riflettono la profondità del suo impegno a favore di una Europa più unita e più libera”.


Il carcere di Santo Stefano a Ventotene

In quest’ottica, sembra cosa quasi certa che l’idea vada in porto. Proprio la Commissaria Silvia Costa, ha ricordato come Sassoli parlando del Progetto Ventotene a Bruxelles nel settembre 2020, usava queste parole: “Il carcere di Santo Stefano e l’isola di Ventotene costituiscono dei capisaldi della nostra storia, il passaggio di tanti protagonisti della vita della Repubblica italiana: Sandro Pertini, Umberto Terracini, Rocco Pugliese, uomini coraggiosi considerati scomodi, dissidenti politici, persone che hanno fatto della resistenza al fascismo una delle loro battaglie, sono stati costretti a trascorrere parte delle loro vite in questo carcere, molti addirittura le loro ultime ore. Il valore del carcere di Santo Stefano deve essere quindi considerato per il suo alto significato simbolico. Il patrimonio culturale è una parte importante della nostra identità comune”.