Arrestati col carico di armi, esplosivo e droga: ricorsi respinti, Riesame conferma le accuse

Accuse confermate, e con esse le misure cautelari, per i sette uomini arrestati il 23 dicembre a Fondi, nei confronti dei quali vengono contestati a vario titolo i reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, detenzione di materiale esplosivo e armi clandestine e da guerra, con relative munizioni. Il Tribunale del Riesame ha confermato l’impianto accusatorio, respingendo i ricorsi presentati per conto degli indagati dagli avvocati Maurizio Forte, Oreste Palmieri e Pasquale Cardillo Cupo.

I sette, dopo un lungo pedinamento di polizia e carabinieri sulla tratta Frosinone-Fondi, erano stati arrestati per un carico costituito da 63 chili di hashish e 14 di marijuana, due pistole, una mitraglietta, tre fucili, giubbotti antiproiettile, centinaia di munizioni di vario calibro, due bombe a mano, 15 chili di esplosivo al plastico e 14 detonatori.


Si tratta del 38enne Gianluca Del Vecchio, del 35enne Onorato Rotunno, del 48enne Luca Fabrizio, del 25enne Francesco Paolo Carnevale e del 24enne Alberto Di Vito, tutti di Fondi, a cui si aggiungono il 57enne Alessandro Artusa, nativo di Messina ma radicato a Latina, e il 50enne Paolo Rea, nativo di Velletri e sempre residente nel capoluogo pontino. A margine delle manette erano stati associati al carcere di Poggioreale.

A pochi giorni dai fatti è stato arrestato, finendo in carcere, anche Massimiliano Del Vecchio, fratello gemello di Gianluca: fino a prima era ai domiciliari nella villa indicata dagli investigatori come quella che ha fatto da sfondo alla partenza del carico di armi, esplosivo e droga alla volta della città nella Piana.