Operazione Ottobre Rosso: tre arresti per estorsione e intestazione fittizia di beni

In seguito ad indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, martedì mattina è scattata una nuova operazione della polizia. Denominata “Ottobre Rosso“, ha visto l’esecuzione di 3 misure cautelari ed il sequestro di 5 società tra Latina, Terracina e San Felice Circeo, attive nel settore della ristorazione, del valore di circa mezzo milione di euro, per i reati di estorsione ed intestazione fittizia di beni. In manette sono finiti Gianluca Tuma, già tra i condannati nell’inchiesta Don’t Touch, Gino Grenga e Stefano Mantovano.

“Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Pontecorvo e coordinate dal Sost. Proc. della Procura della Repubblica di Latina Antonio Sgarrella”, hanno spiegato a margine dell’operazione dalla Questura. “Sono finiti in carcere due 51enni ed 40enne del capoluogo, a seguito di un’attività investigativa che ha avuto inizio circa due anni fa, dopo che due degli odierni arrestati erano stati denunciati alla Polizia da un uomo minacciato a più riprese affinché restituisse alcuni assegni, o la somma equivalente, consegnatagli in precedenza da uno dei due.


I successivi approfondimenti investigativi, anche di natura patrimoniale, hanno documentato come il principale indagato odierno – già coinvolto, e successivamente condannato, nell’operazione di polizia “Don’t touch” – abbia nel tempo attribuito a propri complici la titolarità di società o quote sociali, allo scopo di eludere la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale a cui è sottoposto dal 2019 che prevede, tra l’altro, il divieto di ottenere licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio.

E’ emerso infatti che varie attività commerciali nel campo della ristorazione e pub, aperte tra Latina, Terracina e San Felice Circeo, sono gestite di fatto da quest’ultimo avvalendosi però di intestatari fittizi, ossia gli altri due arrestati di oggi, i quali agiscono nelle vesti di amministratori e soci. Ulteriori accertamenti investigativi hanno poi evidenziato progetti imprenditoriali di espansione del gruppo, soprattutto nella città di Roma.

Le risultanze dell’attività d’indagine di Procura e Squadra Mobile sono state condivise dal G.I.P. del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, che ha disposto le ordinanze di custodia cautelare. Inoltre, la polizia eseguirà anche il sequestro preventivo di 5 società e dei relativi conti correnti, di fatto riconducibili al principale indagato odierno”.