‘Ottobre Rosa’: a Cori convegno per l’apertura della campagna 2021 della LILT

Come ogni anno la LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, promuove la campagna Nastro Rosa, per diffondere al massimo gli screening e le buone pratiche per prevenire e sensibilizzare la popolazione nei confronti del tumore al seno. Quest’anno la Lilt di Latina ha scelto Cori per aprire la campagna 2021 della nostra provincia, sabato 2 ottobre alle ore 9.30, con un convegno al teatro comunale ‘Luigi Pistilli’ ispirato al messaggio: Conoscere se stesse significa prevenire.

I saluti saranno affidati al padrone di casa, il sindaco Mauro De Lillis. Seguirà il simbolico “passaggio della catena rosa” dal sindaco di Aprilia a quello di Cori, accompagnato dall’esibizione degli Sbandieratori delle Contrade, e, quindi, l’apertura dei lavori con gli interventi in programma:


  • Nicoletta D’Erme, presidente LILT Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Latina
  • Patrizia Ravaioli, responsabile della Consulta Femminile LILT Lazio
  • Prof. Fabio Ricci, direttore clinico Breast Unit di Latina
  • Prof.ssa Antonella Calogero, direttore Dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche – Facoltà di Farmacia e Medicina Università Sapienza di Roma Polo Pontino
  • Laide Romagnoli, Direttore Sanitario Aziendale della Asl Latina “La politica aziendale della Asl di Latina nella lotta contro il tumore al seno: Prospettive”

Modererà Stefania De Caro, docente e scrittrice.

Nel mese di ottobre, per la campagna Nastro Rosa, saranno intensificati gli screening di visite senologiche, attivi comunque tutto l’anno. Le donne interessate possono rivolgersi alla Lilt di Latina (0773694124).

In genere in questo mese gli screening raddoppianospiega Nicoletta D’Erme, presidente LILT Latinagrazie ai senologi della Breast Unit e ad altri che danno la loro disponibilità. Se ve ne fosse la necessità, qualora le richieste fossero così tante, saremmo pronti a proseguire anche a novembre. Inoltre – aggiunge Nicoletta D’Erme – ad ottobre la Lilt dedicherà delle “giornate civiche” per l’attività di sensibilizzazione alla prevenzione, che è poi la nostra missione principale”.

Anche quest’anno, per il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione e alla campagna Nastro Rosa, il tempio d’Ercole sarà illuminato di rosa.

 

 

L’Associazione Provinciale LILT di Latina assume la denominazione “Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Latina” a seguito dell’adesione allo Statuto nazionale della stessa LILT.

La LILT nazionale fondata nel 1922, istituita Ente morale nel 1927 è attualmente Ente pubblico su base associativa vigilato dal Ministero della Salute.

L’Associazione provinciale LILT di Latina, nell’ambito degli scopi e le attività istituzionali che la caratterizzano, opera senza fini di lucro ed ha come scopo istituzionale principale, in armonia con la LILT Nazionale, la promozione della prevenzione oncologica nonché le connesse attività di natura socio-sanitaria e riabilitative.

La Lega contro i Tumori di Latina è stata istituita nel 1981 con l’elezione del Consiglio Direttivo provinciale, poco dopo l’apertura del “Polo Oncologico Giorgio Porfiri” presso l’Ospedale S. M. Goretti di Latina. Essa rappresenta il “braccio sociale” della struttura oncologica entro la quale opera volontariamente essendo le proprie attività condotte, così come statutariamente previsto, a titolo gratuito e volontaristico.

Sin dalla sua istituzione la Lega contro i tumori di Latina ha posto alla base del suo operare attività che per la loro caratteristica si presentassero innovative, se non integrative, del servizio sanitario.

Per quanto riguarda il bilancio sanitario e sociale delle attività svolte nel 2019 sia presso gli ambulatori posti nel Polo Oncologico “Giorgio Porfiri” come pure nel territorio provinciale, si registrano circa 10 mila prestazioni.

Per meglio mettere in luce il significato dell’opera della LILT pontina, nello stesso anno della sua istituzione (1981) ha fondato il Registro tumori della popolazione della provincia di Latina. Struttura, questa che – stante il rilevante significato scientifico –  è stata successivamente ricompresa dalla Regione Lazio nel proprio Servizio Epidemiologico (in quel tempo sul territorio nazionale erano operanti Registri Tumori per il rilievo dell’insorgenza del cancro soltanto a Varese, Latina e Ragusa).