Tentata violenza sessuale sulla moglie, imprenditore di Fondi assolto

Una tentata violenza sessuale tra le mura domestiche denunciata dalla presunta vittima, ma che non ci sarebbe mai stata: dopo anni un imprenditore edile fondano di 45 anni è stato assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”. Stando alle accuse fino a prima pendenti, al culmine di un acceso litigio aveva provato a costringere la donna che all’epoca era sua moglie a consumare un rapporto intimo. Ricostruzione di parte che però non ha retto una volta arrivata in aula.

Discusso davanti al secondo collegio del Tribunale di Latina, nell’occasione presieduto dal giudice Francesco Valentini, a latere i magistrati Enrica Villani e Maria Assunta Fosso, il procedimento penale a carico dell’uomo era incentrato su una denuncia-querela presentata nel 2014, peraltro rimessa dalla parte offesa nel 2016.


Come è emerso in sede processuale, l’imputato aveva iniziato una feroce discussione con la consorte, nata dalla scoperta di alcuni tradimenti. Un testa a testa ad un certo punto degenerato. Prima una serie di offese, poi le botte. Il giorno seguente la moglie era andata in ospedale per farsi refertare, uscendone con una prognosi di pochi giorni legata a delle ecchimosi. Per sostenere in seguito la versione della tentata violenza carnale, alla fine venuta meno sulla scorta della deposizione di un testimone oculare. Vale a dire il figlio della coppia, oggi maggiorenne.

Il ragazzo ha affermato di aver assistito all’alterco e che i genitori si stavano picchiando in maniera reciproca, tanto da intervenire nel tentativo di separarli. In quel contesto, ha aggiunto, non c’è stato nessun tentativo di aggressione sessuale. Una tesi sostenuta sin dall’inizio dall’imputato, assistito dagli avvocati Leonardo Feula e Luca Di Fazio, e che alla fine è stata accolta dai giudici. Anche lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione. Ad avere un certo peso nella sentenza, oltre al dietrofront sulla querela e alla succitata testimonianza, un’altra circostanza su cui ha battuto la difesa: pur legalmente separati da tempo, gli ormai ex coniugi vivono ancora sotto lo stesso tetto.