Tragedia in pista, 3 rinvii a giudizio per la morte di Romboni

A distanza di sette anni dalla tragedia consumatasi sul circuito “Il Sagittario” di Latina, quando in un incidente durante le prove per il Sic-Day perse la vita il campione di motociclismo Doriano Romboni, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, come chiesto dal pm Giuseppe Miliano, ha disposto tre rinvii a giudizio.

A finire imputati, con l’accusa di omicidio colposo, l’amministratore delegato della società “Il Sagittario”, Sandra Temporini, l’ispettore Gennaro Caccavale e il coordinatore del Comitato impianti della Federazione moto, Adamo Leonzi.


Secondo gli inquirenti, l’amministratrice avrebbe omesso “di adottare tutte le cautele necessarie alla gestione dell’impianto per impedire il superamento dei limiti di rischio connaturati alla pratica sportiva”, mentre l’ispettore e il coordinatore non avrebbero rilevato le discrepanze tra i dati riportati nella planimetria della pista e non avrebbero prescritto protezioni in corrispondenza del tratto a rischio.

Il 30 novembre 2013 il 45enne romagnolo, vincitore di 11 gran premi nel motomondiale, che aveva deciso di partecipare a una giornata in memoria di Marco Simoncelli, altro campione deceduto in un incidente durante il Gran Premio della Malesia, cadde, la moto finì dall’altra parte del circuito e Romboni venne travolto da un altro motociclista.

La moglie, le figlie, il fratello e i genitori della vittima si sono costituiti parte civile e il processo inizierà il prossimo 15 aprile, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Fabio Velardi.