Legalità e sviluppo economico a Latina: interviene la vicesindaco Briganti

Il Comune di Latina

“Dalla lettura dei quotidiani locali, leggo un’esortazione di Emilio Ciarlo ad un cambio di Agenda politica e di discussione sul futuro della città. Suggerisce dei cambi di focus tra cui, ad esempio, quello relativo al passaggio dalla legalità allo sviluppo economico. Oggi la città si attende che legalità e sviluppo economico siano termini da congiungere e non da separare“.

Esordisce così, in una nota diffusa nella giornata di ieri, lunedì 14 dicembre, Maria Paola Briganti, vicesindaco e Assessora alla Legalità e alla Sicurezza del Comune di Latina.


“Nel 2016, durante la campagna elettorale e poi subito dai primi giorni di governo, avevamo posto la legalità e la trasparenza fra le priorità dell’Amministrazione. Ci rifacevamo alla correttezza nella gestione della cosa pubblica.

Maria Paola Briganti

Così abbiamo operato in questi 5 anni, nella convinzione che la qualità delle Istituzioni si rifletta sul funzionamento delle attività economiche, del tessuto sociale, dello sviluppo. Abbiamo voluto che Latina diventasse la “Città dei diritti”, perché riteniamo che la legalità includa anche la difesa dei diritti umani, del lavoro, e che sia essenziale come pilastro dello sviluppo economico e sociale che sia inclusivo e sostenibile.

E se vogliamo imprese che contribuiscano a questo sviluppo, dobbiamo garantire loro la sostenibilità sociale, giuridica ed economica del nostro territorio perché possano prevedere investimenti a lungo termine, operare per restare, non per sfruttare finanziamenti temporanei e poi abbandonare il territorio.

In questi anni abbiamo dovuto lavorare molto duramente per ridisegnare la macchina amministrativa, per renderla agevole, trasparente ed efficace. Soprattutto abbiamo lavorato per scardinare la “mala gestio” e il malaffare che hanno purtroppo caratterizzato le passate amministrazioni.

Credo quindi che questa città sia faticosamente arrivata allo step successivo del ragionamento, passando da una visione contrapposta tra la legalità e lo sviluppo economico ad una visione contemporanea in cui c’è interdipendenza tra l’una e l’altro.

Nel 2016 ci siamo presentati come professionisti, imprenditori, dirigenti, studenti impegnati. Alla fine di questa consiliatura possiamo dire che siamo il civismo che dialoga per governare la città, perché ritengo che, soprattutto a livello locale, il civismo nel suo senso originario di partecipazione alla “civitas”, sia l’origine di ogni dibattito politico sulla città”.