Insieme per la beneficenza, l’iniziativa nella Chiesa dei Passionisti

In occasione della festa di Santa Lucia, vergine e martire, nella Chiesa dei Passionisti e nei locali del convento si è svolta una serata di beneficenza. Ad organizzare la manifestazione di sostegno alle varie esigenze umanitarie, di ricerca e di solidarietà, è stata la comunità passionista di Itri-Civita, nella persona di padre Antonio Rungi, vice-superiore della comunità e delegato arcivescovile per la vita consacrata, con la collaborazione di diversi laici, tra cui Vittoria Dragonetti, Rosalba Manzi, Franco Lorello e Maria Palma Marandola, che danno un aiuto alla comunità passionista di Itri in queste circostanze.


Due i momenti significativi dell’intera serata, non ottimale da un punto di vista meteo, per la pioggia, il vento ed il freddo, ma riuscitissima nell’organizzazione e nell’intento per cui è stata organizzata. Il primo momento si nella chiesa ed è stato dedicato alla preghiera. Esposizione eucaristica, celebrazione dei vespri con tutta la comunità presente, tra cui padre Mario Corvino e Fratel Fortunato Petrella, guidati da padre Costantino Comparelli, con una breve riflessione sulla festa in onore della martire, protettrice della vista, santo rosario, guidato dai padre Cherubino Di Feo e animato dai fedeli, presenti in chiesa e aderenti all’iniziativa di solidarietà ed infine la benedizione eucaristica, presieduta da padre Antonio Rungi. La musica ed i canti sono stati eseguiti da Antonio Lebone.



Il secondo momento è stata la cena per beneficenza, alla quale hanno partecipato circa 80 persone. Tra i partecipanti anche il Sindaco della Città, avvocato Antonio Fargiorgio con alcuni membri dell’amministrazione comunale. Nel refettorio antico del convento si è svolta l’agape fraterna, preparata ed offerta da due qualificati chef del territorio, impegnati come formatori nell’istituto alberghiero di Gianola, Salvatore Numelli e Franco Lorello, con la collaborazione del comitato di festeggiamenti di San Paolo della Croce, coordinati da Vittoria Dragonetti.
Menù semplice, ma ottimamente preparato, confezionato e servito nella sala mensa, con il coinvolgimento di tutto il gruppo.
La cena è stata introdotta dal saluto di padre Antonio Rungi che a nome di tutta la comunità passionista di Itri-Civita, guidata dl superiore-delegato, padre Emiddio Petringa,motivava il perché di questa iniziativa al terzo anno di svolgimento, in occasione del Natale.

“Aiutare chi sta in difficoltà sul territorio con quel poco che possiamo fare noi; aiutare la ricerca in campo medico soprattutto per combattere le malattie più gravi che hanno attinenza con l’infanzia; aiutare i progetti umanitari della chiesa locale e universale. Le nostre non sono somme elevate che raccogliamo -ha detto padre Rungi – ma sono piccole gocce nel mare dei tanti bisogni di aiuto e si sostegno economico in Italia e nel Mondo”. Un breve saluto ai presenti anche da parte del Sindaco che ha ricordato la finalità che il convento dei passionisti ha avuto fin dalla sua origine, “quella appunto di essere vicino ai bisognosi con il fattivo lavoro dei religiosi e dei tanti laici che hanno sempre trovato in questo luogo un punto di riferimento importantissimo per tutta la città di Itri e del territorio sia a livello spirituale ed assistenziale. ricordato le grandi feste in onore di San Paolo della Croce che si svolgevano e si svolgono tuttora qui al Convento che, come tutti sanno, ha bisogno di consistenti interventi sinergici tra i passionisti e le istituzioni civile che possono, nel rispetto della legge, aiutare e sostenere una presenza significativa dei passionisti in questo luogo tanto caro ed amato dagli itrani”.


Durante la cena le persone presenti hanno avuto modo di conoscersi e di socializzare, aumentando quel livello di collaborazione e coinvolgimento per finalità umanitarie che tutti avvertono importanti non solo a Natale, ma sempre. La cena si è conclusa alle ore 23, felici tutti di aver versato quel piccolo obolo, come la vedeva che nel tempio di Gerusalemme mise tutto quello che aveva, pur nella sua nobile povertà, per sostenere le spese necessarie per aiutare gli altri, soprattutto i più fragili e deboli.
Tutto il ricavato, circa 1.500€, verrà devoluto con versamenti ufficiali alle istituzioni individuate per questa cena di beneficenza, organizzata dai passionisti e svolta nel convento di Itri. Gli stessi religiosi hanno dato il loro contributo personale, oltre a mettere a disposizione i locali e quanto necessario per la positiva riuscita dell’iniziativa benefica. Così pure ha fatto qualche commerciante del posto e soprattutto i cuochi che hanno preparato la cena, offrendola gratis, proprio allo scopo di raccogliere le offerte per i poveri.