Parla l’assessore all’Assetto del Territorio del Comune di Sperlonga che parla di un’audizione “inutile e inconsistente”. In una nota, l’esponente della giunta della città turistica pontina elogia anche la proposta illustrata dal sindaco di Sperlonga “l’unica concreta” a suo dire.

“Ho partecipato speranzoso insieme al Sindaco di Sperlonga – spiega D’Arcangelo – all’audizione indetta dalla competente Commissione Consiliare regionale in materia di erosione delle coste laziali. Ci aspettavamo, in un contesto istituzionale così autorevole, qualche proposta credibile ed un minimo di Piano d’Azione da condividere e da mettere in campo urgentemente per fronteggiare adeguatamente l’emergenza e i gravi danni subiti dalle ultime mareggiate che hanno devastato gran parte della costa laziale ed in particolare del litorale pontino. Niente di tutto questo!” Tuona D’Arcangelo che poi riprende “Abbiamo dovuto assistere invece ad una discussione fumosa, generale, generica e ripetitiva di altri incontri precedenti indetti dalla medesima Commissione Consiliare che di fatto si è conclusa ancora una volta con un nulla di fatto”.
“Infatti in tale riunione non si è riuscito nemmeno a quantificare nemmeno in via presuntiva i costi degli interventi necessari, da inserire magari nel nuovo Bilancio regionale attualmente in fase di elaborazione. Inoltre – prosegue il membro dell’esecutivo sperlongano – le famose 4 Draghe, “sbandierate ai 4 venti”, che dovevano essere acquistare dalla Regione per i ripascimenti morbidi, sono sparite nel nulla, mentre i pochissimi finanziamenti assegnati a suo tempo con appositi e “improbabili protocolli d’intesa” sono ancora fermi al palo di partenza. L’unica “novità emersa” da questo incontro è costituita dal conferimento all’Università di Roma3 da parte regionale dell’ennesimo “Studio sui fenomeni erosivi della costa laziale “ per la bellezza di ben 400 mila euro!!”
“E tutto questo avviene – prosegue nella nota – a fronte di diversi studi scientifici e analisi puntuali già fatti e rifatti dall’ISPRA , dall’ex ARDIS , dalla Provincia di Latina, dal prestigioso Studio Volta di Savona e ancora dall’Università La Sapienza di Roma , i quali studi e rapporti scientifici hanno già riempito e colmati tutti cassetti e gli archivi degli Uffici regionali preposti alla difesa del suolo ed all’erosione marina. Insomma, in attesa del nuovo e costoso Studio Universitario, i Comuni e le attività balneari dovrebbero aspettare e guardare inermi al collasso delle proprie attività e dell’insieme dell’economia turistica e del mare del Lazio. Di fronte a questa situazione di confusione di “vuoto programmatico e operativo” il Sindaco di Sperlonga Armando Cusani ha annunciato, nella stessa sede consiliare, la forte e decisa volontà dell’Amministrazione comunale di reagire e promuovere urgentemente, d’intesa con tutti gli operatori balneari e turistici locali, l’acquisto di una Draga e la costituzione di un’apposita Società di gestione industriale finalizzata alla realizzazione di interventi di ripascimenti morbidi a salvaguardia dell’ambiente marino, degli operatori economici turistici e balneari locali. Si tratta, non di annunci, ma di azioni credibili e concrete da parte del Comune di Sperlonga, intese anche come stimolo per gli altri comuni costieri e per la stessa Regione Lazio, dalla quale ci aspettiamo comunque un sostanziale e doveroso contributo in tale direzione, poiché andremo ad investire su un bene comune demaniale importante – conclude nella nota – posto dalle leggi dello Stato in capo all’Ente Regionale.”