Uiltucs Latina demolisce la Coop: “Sportelli bancari, non supermercati”

“Per la Uiltucs Latina oggi il disegno diventa sempre più chiaro, la Coop prima a Terracina, poi ad Aprilia ed in altri luoghi del Basso Lazio, è scappata via abbandonando migliaia di soci consumatori e lavoratori, i quali credevano in quei progetti, oggi divenuti fallimentari”. Lo scrivono dalla Uiltucs provinciale. “Ricordiamo, come denunciato più volte, nei supermercati da anni era evidente un abbandono totale”, sottolineano duri dal sindacato. Sentenziando: “Gli obiettivi erano altri, nessuna politica commerciale per il territorio, una situazione la quale aveva determinato un’evidente autogestione dei dipendenti, in seguito negozi chiusi e lavoratori senza occupazione, licenziati”.

Continua il sindacato del segretario provinciale Gianfranco Cartisano: “Da tempo sosteniamo che l’interesse di Unicoop Tirreno, che detiene ancora il marchio Coop in Toscana, aveva come unico obiettivo reperire risorse economiche, liquidità dai soci clienti, attraverso sportelli posizionati all’interno dei supermercati, oggi tutti chiusi nel Basso lazio”. La Uiltucs si dice sicura: “Il loro percorso rimane chiaro – scrivono -, reperire più soldi possibili per investire in operazioni finanziarie ed immobiliari è stato redditizio rispetto alla gestione di un supermercato. Per la Unicoop Tirreno oggi latitante nei confronti di soci e clienti il supermercato era un ‘optional’ lo sportello bancario per loro era il maggior interesse, recuperare liquidità economica era più importante che gestire il servizio al banco gastronomia o macelleria, le operazioni immobiliari e finanziarie non venivano con le vendite e dagli scaffali”.


Gianfranco Cartisano

“Dopo la chiusura dei supermercati, ancora oggi Unicoop Tirreno è presente presso i il centro commerciale Aprilia/2 con il suo sportello prestito sociale, unico punto ancora operativo sul territorio pontino”, proseguono Cartisano e i suoi. “Gli imprenditori locali hanno riattivato supermercati dove Coop è stata fallimentare tralasciando e trascurando i soci consumatori, i quali da tempo chiedevano risposte alle loro decisioni di abbandono, le risposte non sono mai arrivate. Ricordiamo che Coop è una cooperativa di consumatori, non è una società per azioni, ai soci clienti e prestatori oggi rimangono tanti interrogativi e lati oscuri della vicenda. Gli imprenditori che oggi gestiscono quei siti abbandonati da Coop vendono merci, offrono servizi nel supermercato, non raccolgono denaro e non hanno sportelli bancari all’interno dei negozi”. Mentre, ribadisce la Uiltucs, da anni la Coop avrebbe “tralasciato il mercato tradizionale per dedicarsi al comparto immobiliare e finanziario, abusando della fiducia e fidelizzazione di tanti clienti oggi rimasti senza risposte. Scelte sbagliate che di conseguenza  hanno sviluppato perdita di posti di lavoro”.