La Polizia locale di Cisterna a lezione di difesa personale

È terminato il corso di “Principi di difesa personale ed interposizione” tenuto al personale della Polizia Locale di Cisterna nell’anno 2019 dall’Istruttore federale Giovanni Cafiero.

Nelle lezioni sono state trattate molte problematiche importanti dove le istituzioni sono costrette ad intervenire sempre più frequentemente, tra cui le aggressioni contro terzi, tecniche di ammanettamento, ritenzione dei dispositivi individuali, posizionamento corretto dei veicoli di servizio nelle operazioni di polizia e molto altro.


A destra, l’istruttore federale Giovanni Cafiero

Negli ultimi periodi le aggressioni alle forze di polizia sono purtroppo aumentate ed è necessario che gli agenti siano in grado di rispondere in maniera corretta dosando la forza di una giusta reazione. Gli operatori di polizia locale devono essere infatti in grado di garantire la propria incolumità e quella dei cittadini.

Questo primo corso è stato anche l’occasione per progettare prossime iniziative sul territorio. Una sinergia importante che permetterà lo sviluppo di una formazione continua e l’apertura di nuovi progetti nel campo sociale con la partecipazione e la collaborazione tra la Federazione Italiana Krav Maga (con il contributo dell’Istruttore Giovanni Cafiero), la Polizia Locale, l’associazione Sostegno Donna ed altre associazioni impegnate nel terzo settore.

Esprimiamo un sentito ringraziamento – ha detto il comandante del Corpo, dott. Raoul De Michelis – all’istruttore Cafiero ed ai suoi allievi per il tempo dedicato a titolo gratuito a tutto il personale del Corpo, inoltre alla Federazione Italiana Krav Maga ed alla Azzurra Fitness Club. La maggior soddisfazione è stata quella di aver conosciuto un nuovo scenario di approccio al lavoro di contrasto alle situazioni di potenziale pericolo. Il tempo messo a disposizione gratuitamente dall’istruttore Cafiero e dai suoi collaboratori è segno del legame con il territorio, di azioni positive a favore della comunità”.

L’istruttore Cafiero e il Comandante De Michelis