La storica e intensa avventura della Benacquista Assicurazioni Latina Basket nei playoff di Serie A2 Old Wild West è terminata alla fine di una lunga ed equilibrata Serie degli ottavi di finale disputata con un avversario di altissimo livello come la XL Extralight Montegranaro. Un’esperienza che si è conclusa soltanto nel corso dell’ultimo minuto di una decisiva Gara 5 giocata in trasferta e che ha regalato agli oltre 50 tifosi nerazzurri giunti al PalaSavelli, nonostante la palla a due fosse fissata per le ore 21:00 di un mercoledì, forti e indimenticabili emozioni.
Tra i protagonisti, non soltanto di Gara 5 playoff, ma di tutta la stagione della Benacquista, c’è stato sicuramente Mike Carlson. Il numero 5 nerazzurro è stato uno dei punti di riferimento della squadra per la versatilità dimostrata, per la precisione nel tiro dalla lunga distanza e per le buone percentuali dal pitturato. Mike, alla sua prima stagione in Italia, si è subito ben adattato al nuovo ambiente, ai compagni di squadra e, gradualmente, anche al tipo di campionato, diverso da quelli in cui aveva militato precedentemente. Carlson si è rivelato, inoltre, il miglior rookie della Serie A2 per la stagione 2018/19.
Lo statunitense della Benacquista ha disputato una buonissima stagione dal punto di vista delle statistiche. Al termine delle 30 partite di regular season, Carlson ha firmato una media punti di 16.1 tirando con il 40% dall’arco, il 58% dall’area e il 79% dalla lunetta, correlati da 5.4 rimbalzi di media a partita. Da evidenziare anche che, sempre in stagione regolare, su 30 gare giocate, in 28 occasioni Mike ha chiuso in doppia cifra il proprio tabellino, 7 volte al di sopra dei 20 punti e 3 volte mettendo a referto una doppia-doppia (punti+rimbalzi). Il massimo dei punti realizzati in una singola partita è stato 27 durante il match sul campo di Bergamo che i nerazzurri vinsero 106-109 al termine dei 40 minuti regolamentari.
Abbiamo parlato di questa incredibile stagione nerazzurra proprio con lui. Ecco cosa ha risposto Mike alle nostre domande:
Prima di iniziare la stagione avevi detto che ti eri documentato sul campionato italiano di Serie A2 e che ti era sembrato molto competitivo, ora a stagione terminata confermi questa sensazione che avevi avuto?«Appena terminata la mia prima stagione in Italia e guardando al primo turno dei playoff, in cui 5 delle 8 squadre del nostro girone sono andate a Gara 5, direi che il tipo di campionato che abbiamo affrontato si commenta da solo. Noi ci siamo qualificati in settima posizione e abbiamo giocato contro la seconda del girone Est, portando il nostro avversario a giocarsi tutto nel corso dell’ultimo minuto di Gara 5, ed è li che hanno avuto la meglio. Il margine di errore concesso è davvero minimo, perché tutte le squadre sono davvero competitive».
Hai trovato molte differenze nel giocare la regular season e i playoff? «La più grande differenza è nel fatto che si gioca ogni due giorni, o in certi casi ogni 3. Questo ritmo ha un impatto differente sia sul corpo, che sulla mente. Non si ha un’intera settimana per pensare alla partita successiva e soprattutto è necessario avere “la memoria corta” ossia resettare subito quanto accaduto nella partita precedente e proiettarsi sulla successiva. Il basket è il basket: quando ci si è allenati abbastanza, si va e si gioca cercando di non far andare la mente in posti dove non deve andare, perché altrimenti si rischia di avere troppa pressione».Che idea ti sei fatto delle squadre del girone Ovest e del girone Est? Ritieni che il livello tra i due gironi sia diverso?«Per me è difficile fare un commento, perché abbiamo giocato soltanto contro Treviso e Montegranaro che erano due delle squadre più forti del Girone Est, anche se non sono convinto che fossero così tanto più forti di alcune squadre con cui abbiamo giocato nel nostro girone. Del resto, però, non ho mai giocato contro le squadre di media/bassa classifica dell’altro girone».La squadra è apparsa molto unita quest’anno, pensi che l’affiatamento del gruppo abbia influito sul gioco in campo?
«Quando ti circondi di brave persone, nessuna ha un ego sproporzionato e tutti pensano al bene della squadra, e più facile giocare e pensare a vincere la partita, piuttosto che avere il singolo che fa questo o quello. Noi non avevamo questi problemi e credo che questo sia un merito di tutti i ragazzi della squadra. Quasi nessuno di noi si conosceva a inizio stagione, ci siamo adattati e siamo stati in grado di costruire una buona stagione».Qual è il più bel ricordo che porterai con te di questa stagione?«Ne ho due che risaltano. Il primo è la vittoria con la Leonis Eurobasket in casa che ci ha permesso di accedere alla Final Eight di Coppa Italia. È stata una partita davvero eccitante e bellissima la reazione dei tifosi. L’altro è Gara 4 dei playoff con Montegranaro. In casa, davanti al nostro pubblico, è stato entusiasmante regalare ai tifosi la prima vittoria al PalaBianchini nei playoff. L’energia che ci hanno trasmesso durante tutta la stagione è stata meravigliosa, per questo motivo condividere con loro quel momento è stato molto speciale».
I tifosi in questa stagione sono stati molto presenti, in particolar modo nei playoff, c’è qualcosa che vorresti dire loro per salutarli?«Desidero ringraziare tutti coloro che sono venuti al palazzetto, che ci hanno supportato durante questa incredibile stagione, sia che siano stati presenti a tutte le partite, che a una soltanto. Ci vediamo in giro ragazzi!».