Posta dimenticata, il Comune finisce per “graziare” l’imprenditore

Tommaso Conti, sindaco di Cori

La PEC viene dimenticata, gli anni passano e l’imprenditore evita di pagare per le irregolarità scoperte nella sua azienda dai carabinieri del Nas.

Si può sintetizzare così quando accaduto a Cori dopo un’ispezione compiuta dagli uomini del Nucleo antisofisticazioni e sanità in una nota azienda agricola.


All’apparenza uno scivolone compiuto dal Comune, spiegato nel dettaglio dallo stesso ente locale con la determina con cui ora è stata annullata l’ordinanza-ingiunzione che imponeva al legale rappresentante della società ispezionata di pagare una sanzione da tremila euro.

Il controllo nell’azienda agricola, a Giulianello, frazione di Cori, venne compiuto il 3 ottobre 2016 e si concluse con un verbale con cui i carabinieri infliggevano all’imprenditore una sanzione amministrativa.

Il 13 febbraio dell’anno scorso, a distanza dunque di quasi un anno e mezzo dall’ispezione, sempre i militari del Nas inviarono poi un rapporto al Comune, specificando che il legale rappresentante dell’azienda non aveva pagato nulla e invitando l’ente a emettere un’ordinanza-ingiunzione per applicare la sanzione.

Agli uffici non risultavano altri documenti sulla vicenda. Il 28 febbraio venne quindi emessa l’ordinanza ma, quando il 28 giugno l’imprenditore fece ricorso al Tribunale di Latina, acquisendo gli atti gli uffici hanno scoperto che il 2 dicembre 2016, due mesi dopo l’ispezione, il legale rappresentante dell’azienda agricola, tramite il suo avvocato, aveva inviato al sindaco di Cori, con posta elettronica certificata, degli scritti difensivi e aveva chiesto di essere ascoltato.

Un passaggio obbligatorio a fronte di una richiesta del genere. All’epoca era sindaco, al suo secondo mandato, Tommaso Conti.

Della PEC sembra però che nessuno se ne sia curato. Gli uffici la ignoravano.

L’audizione non è stata disposta e a questo punto l’ordinanza è diventata viziata.

Per non rischiare, affrontando l’udienza in tribunale, di andare incontro anche a delle spese, dal Comune l’ordinanza che applicava la sanzione è stata così ora annullata in autotutela.

Meglio di così sembra proprio che all’imprenditore sanzionato non potesse andare.