Sperlonga, l’appello per salvare la romana “Villa Prato”

“Non tutti sanno che Sperlonga possiede sul suo territorio, una villa rustica di eccezionale importanza Villa Prato, facilmente accessibile dalla via Flacca” scrivono l’assessore all’assetto del territorio Stefano D’Arcangelo e la delegata ai beni archeologici Marisa De Spagnolis.

Stefano D’Arcangelo e Marisa De Spagnolis

“La villa – proseguono nella nota – è divisa in due parti di eguali dimensioni: la parte rustica produttiva e la parte residenziale costituisce una eccezionale testimonianza per il Lazio di questa tipologia di villa nota soprattutto dalle ville in area vesuviana, che si inquadra in un arco cronologico ben delimitato (tra il terzo/quarto e la fine del I secolo a.C). Il finanziamento di circa tre milioni e mezzo di euro che permetterebbe di recuperare con adeguati e urgenti restauri e interventi di scavo il complesso e permetterne così la valorizzazione e la fruizione nonché la realizzazione di un vero e proprio importante parco archeologico e naturistico di grande attrazione anche ai fini turistici è a rischio.”


Villa Prato

“Tanto più importante – concludono D’Arcangelo e De Spagnolis – il recupero della villa in quanto Il Ministero (MIBACT) d’intesa con la Regione Lazio hanno già avviato un vasto programma di valorizzazione dei cammini storici tra cui l’Appia e la Flacca e messo a disposizione le prime somme pari a 60 milioni di euro per la accessibilità, la valorizzazione e la fruibilità di beni archeologici e storico-artistici. Salviamo Villa Prato a Sperlonga.”