Valutazione periodica dei rischi, potenziamento, verifica e manutenzione dei dispositivi di sicurezza, rafforzamento della collaborazione tra le Banche e le Forze di Polizia, formazione dei dipendenti bancari per individuare standard comportamentali adeguati alle circostanze e specifici incontri per promuovere la cultura della sicurezza anticrimine presso gli Istituti di credito con l’obiettivo di renderlo ancora più funzionale alle esigenze di sicurezza.
Queste le principali novità contenute nel “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in Banca”, rinnovato ieri al Palazzo del Governo, dal Prefetto Maria Rosa Trio, dal delegato alla sicurezza dell’ABI Marco Iaconis e dai principali Istituti di Credito della provincia.
Il Protocollo, che prosegue quello positivamente sperimentato negli scorsi anni, introducendo nuove misure per contrastare in modo sempre più efficace il fenomeno criminale delle rapine in banca, si pone, quale obiettivo, quello di rafforzare gli standard di prevenzione e contrasto delle rapine in danno degli sportelli bancari e dei bancomat.
Per aumentare la deterrenza delle misure di sicurezza le banche devono poi adottare, ove ritenuto necessario, strumenti di comunicazione (vetrofanie o similari) che pubblicizzino alcune delle soluzioni di sicurezza presenti nelle proprie dipendenze.
Le banche e le forze dell’ordine si impegnano, inoltre, ad attuare forme di collaborazione per migliorare lo scambio di informazioni essenziali a garantire in concreto standard di sicurezza più elevati.
Il protocollo prevede, infine, che la Prefettura promuova riunioni di coordinamento delle forze di polizia per trattare questioni specifiche sulla sicurezza bancaria, anche a seguito di situazioni di particolare criticità che dovessero essere segnalate.
L’ABI metterà a disposizione il portale dell’ OSSIF, il proprio centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine.