“Il modello Sperlonga vince”, ne è convinta Lorena Cogodda

Il risultato elettorale del 4 marzo parla chiaro: Il modello Sperlonga vince in provincia di Latina. È stata una breve ma intensa campagna elettorale, in cui abbiamo dato spazio alle idee, al coraggio, al bisogno di tagliare con la vecchia politica e, insieme agli elettori e ai miei concittadini, abbiamo provato a proporre una rappresentanza locale in Regione. In questo non siamo riusciti. Ma la cosa più importante è un’altra.

Le persone che hanno scelto di scrivere il mio nome sulla scheda sono state 1543 in tutto il collegio provinciale, il 31% delle preferenze della lista del candidato presidente Stefano Parisi. Il 44% delle mie preferenze sono arrivate dalla mia città, Sperlonga, che contribuisco a servire in qualità di Assessore da qualche anno.


Il numero di preferenze accordate alla lista Energie per l’Italia (726) è lo stesso che nel 2013 la città aveva assegnato al Popolo delle libertà di Silvio Berlusconi. E anche questo è un dato importante. Perché sancisce la conferma del consenso ad un’amministrazione comunale in cui il riconoscimento non è assegnato ai partiti ma al valore delle persone e al loro lavoro di amministratori. È una risposta che conferma anche la volontà di cambiare strada, di dire basta alle dinamiche contorte della vecchia politica, al voto clientelare, ai favori, alle poltrone comode e alla vera mancanza di azioni concrete per la crescita e la risoluzione dei problemi del nostro territorio.

Proprio da Sperlonga che alla Presidenza di Stefano Parisi ha accordato il 60,41% dei voti validi, ad Energie per l’Italia il 40,67%, e a me il 37,92% deve e può oggi partire la spinta al cambiamento. Al Consiglio regionale del Lazio Stefano Parisi sarà il nostro interlocutore e così potremo lavorare insieme per poter far crescere ancora di più il nostro territorio.

Proprio lui ha definito Sperlonga “la roccaforte pontina di Energie per l’Italia”. E proprio dalla cittadina che è modello di efficienza, di bellezza e di governo possiamo lavorare per crescere ancora e tornare grandi. Per tutti questi motivi io credo di poter dire che ce l’abbiamo fatta. La nostra rivoluzione è iniziata dentro di noi e dentro un piccolo, grande borgo, uno dei più belli d’Italia.

Ciascuno dei vostri voti è un seme che abbiamo posto insieme per vedere crescere finalmente la nostra terra. Per questo oggi ringraziare ognuno di voi per averlo voluto piantare è l’emozione più grande.

Adesso liberiamoci e cresciamo insieme!”