Usura, assolto l’imprenditore ittico Antonio Fiorillo

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Caduta anche l’ultima accusa. Il terracinese Antonio Fiorillo, 47 anni, imputato per usura, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Roma perché il fatto non sussiste.

Il 47enne e il padre Bruno, entrambi imprenditori ittici, erano stati arrestati dal commissariato di Fondi con l’ipotesi di aver gestito sette anni fa un imponente giro di prestiti a strozzo con vittime loro colleghi e noti ristoratori di Terracina, Monte San Biagio e Fondi. Ai due erano stati inoltre sequestrati beni per diversi milioni di euro.


Mente Bruno Fiorillo aveva scelto di essere giudicato con rito ordinario e il processo è in corso davanti al Tribunale di Latina, il figlio Antonio aveva optato per un rito abbreviato e, assolto dalle varie accuse, era stato condannato a due anni di reclusione dal giudice per l’udienza preliminare Costantino De Robbio soltanto per un episodio di usura a danno di un ristoratore terracinese. Difeso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Massimiliano Fornari, il terracinese ha impugnato la sentenza ed è stato ora assolto in appello, ottenendo così anche la restituzione dei beni che gli erano stati sequestrati.