Latina, dimensionamento scolastico: “Da Comune proposta senza logica”

Enrico Forte

“Un Piano di dimensionamento scolastico quello ipotizzato dall’amministrazione comunale di Latina che non tiene in alcuna considerazione i progetti messi in campo dai singoli istituti comprensivi, il processo di continuità didattica, i parametri fissati dalle linee guida della Regione”.

Lo dichiara il capogruppo consiliare del Partito Democratico Enrico Forte che interviene in particolare sull’ipotesi di variazione dell’attuale assetto dell’istituto comprensivo Giovanni Cena, per il quale si prevede una sorta di scissione con conseguente cessione all’istituto comprensivo Volta del plesso di scuola primaria e dell’infanzia di piazza Dante.


“La proposta della maggioranza al Comune capoluogo – spiega Forte – prevede una separazione del plesso di piazza Dante dall’istituto Cena che sarebbe accorpato ai plessi periferici di Pantanaccio, Gionchetto e via Ezio. Un’idea che se attuata interromperebbe alcune importanti iniziative avviate dalla scuola soprattutto nel campo dell’integrazione oltre che privare una zona della città, il centro storico, della scuola di riferimento che garantisce peraltro il processo di continuità didattica mantenendo nello stesso circolo scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola media. Con un numero complessivo di 1187 alunni – prosegue il capogruppo Pd – l’istituto comprensivo Cena è normodimensionato, vale a dire perfettamente in linea con i parametri richiesti dalla Regione Lazio nella programmazione della rete scolastica per il 2018/2019, parametri che saranno mantenuti anche per un prossimo futuro. In caso di attuazione del Piano del Comune, invece, l’istituto comprensivo Cena, dovendo cedere tre corsi completi di scuola primaria che avrebbero ripercussioni sui successivi corsi di scuola media, inevitabilmente nel giro di qualche anno dovrebbe subire un nuovo intervento di dimensionamento.

Non va inoltre dimenticato – prosegue – come l’istituto abbia attivato numerosi progetti di inclusione sociale volti a favorire l’integrazione delle sempre più numerose presenze nei quartieri di riferimento di cittadini stranieri di etnie e religioni diverse tra i quali il Pon Inclusione sociale autorizzato dal Ministero dell’istruzione e finanziato con i contributi del Fondo sociale europeo.
Logico e coerente con la situazione dei plessi sarebbe invece procedere ad eventuali accorpamenti assegnando i plessi dell’infanzia e primaria di piazza Moro all’istituto Volta e quelli di via Ezio, Pantanaccio e Gionchetto all’istituto Tasso, soluzione che permetterebbe di salvaguardare i livelli richiesti dalle linee guida regionali.

Tutti elementi che l’amministrazione comunale non sembra avere tenuto in considerazione e che invece valutare attentamente – conclude Enrico Forte – riformulando la proposta di dimensionamento scolastico sulla base di dati concreti e delle esigenze dei cittadini e degli studenti”.