Ventotene, un minuto di silenzio per i sindacalisti mandati al confino

A Ventotene si svolge in questi giorni un workshop organizzato dalla Cisl di Latina sul tema Europa. Molti sono i temi che preoccupano i lavoratori europei e molte sono, viceversa, le opportunità di consolidamento dell’Europa a cui i lavoratori possono portare un valido contributo. Gran parte dei problemi dell’occupazione dipendono dalla competizione accesa dalla globalizzazione ed una Europa forte e coesa consente una difesa dei posti di lavoro ed evita il trasferimento delle imprese in territori di altri Paesi e continenti.

Altiero Spinelli

“La Cisl ha scelto giustamente Ventotene per discutere di questi problemi perché proprio a Ventotene l’idea di una ‘Europa unita e libera’ ha trovato una sua prima esplicitazione, ad opera di Altiero Spinelli e Enrico Rossi, ed è diventato un Manifesto che continuiamo a richiamare ogni volta che ci nascono dubbi sulla sua tenuta”, dicono dal Comune.


“Non si è infatti ancora ridotto l’eco della settimana federalista che da trentasei anni si svolge sull’isola e che è durata dal 3 all’8 di settembre con una grande e affettuosa accoglienza dei 150 giovani provenienti da tutta Europa da parte dei cittadini ventotenesi, che ora l’isola si è predisposta ad accogliere altri graditi ospiti.

Ad accoglierli nella struttura polivalente intestata a Umberto Terracini c’è stato in rappresentanza del sindaco Gerardo Santomauro, il consigliere Aurelio Matrone.

Egli ha voluto ricordare che il confino, organizzato dal regime fascista a Ventotene dal ‘39 al ’43, erano presenti anche illustri sindacalisti come Giovanni Di Vittorio che è stato una delle figure mitiche del sindacalismo italiano e ha avuto l’onore di partecipare come Deputato della Costituente.

In onore suo e degli altri sindacalisti e di tutti gli altri confinati che hanno poi combattuto per la liberta e la democrazia e hanno sostenuto lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa, Matrone ha chiesto a tutti i convenuti un minuto di silenzio.

Poi egli, a nome dell’amministrazione, ha invitato tutti i partecipanti al workshop a fare il giro dell’isola seguendo le scritte su maiolica che segnano i luoghi significativi della ‘città confinaria’ fino a visitare la tomba di Altiero Spinelli che è allocata nel cimitero posto sulla collina dove sorgeva la villa di Giulia, figlia di Augusto, anche lei reclusa sull’isola.

Il giro non può escludere la visita alla libreria di Fabio Masi, in piazza Castello, e alla biblioteca comunale, in piazzetta Europa che porta il nome di Marco Maovaz, un confinato che l’ha gestita fino al momento della liberazione per poi morire a Trieste per mano dei tedeschi.

Anche per i sindacalisti in convegno la comunità ha aperto i suoi musei, quello archeologico e quello ornitologico, dando la possibilità di una visita gratuita a tutti i nuovi ospiti, dando dimostrazione di una calda accoglienza.

Tutto ciò è peraltro un efficace esercizio in vista del ruolo che l’isola di appresta a svolgere, anche con l’ausilio del Governo e della Regione Lazio, come Scuola d’Europa, cioè come luogo dove ospitare occasioni di incontro, dibattito e formazione per tutti i cittadini d’Europa.

L’avvocato Roberto Cecere, segretario generale dell’area Vasta di Latina, Anzio e Nettuno, parlando con il professor Renato Di Gregorio, che si occupa di Europa e progetti strategici per l’amministrazione di Ventotene, non ha escluso che l’isola diventi il luogo dove formare i quadri sindacali della sua confederazione e anche delle altre, proprio in onore dei sindacalisti confinati a Ventotene e per il ruolo che l’isola va assumendo anche grazie al recupero del carcere di Santo Stefano ad opera del Governo.

In serata ha raggiunto il consesso anche il sindaco di Latina, il dottor Damiano Coletta, a testimoniare la solidarietà dei Comuni della provincia di Latina alle iniziative svolte sull’isola di Ventotene in questo spirito e per queste nobili finalità”.