Spaccio di droga tra un caffè e un cappuccino, condannato un barista

Arrestato nell’aprile scorso dalla Guardia di finanza di Roma, con l’accusa di aver trasformato il suo bar sulla Nettunense, a Campo di Carne, in una centrale di spaccio, l’apriliano Valter Cappelli, 51 anni, è stato condannato dal giudice del Tribunale di Latina, Maria Assunta Fosso, a un anno di reclusione e tremila euro di multa, con sospensione condizionale della pena. Una condanna più mite per l’imputato, difeso dall’avvocato Fabrizio D’Amico, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto un anno e otto mesi di reclusione.

Il blitz era scattato il 18 aprile scorso. Le Fiamme gialle, tra ciotole, tazzine e persino sotto la macchina del caffè, nel locale avevano trovato e sequestrato 19 grammi di cocaina, 165 grammi di hashish, 50 grammi di marijuana, 34 grammi di mannitolo (sostanza utilizzata per il taglio degli stupefacenti), materiale ritenuto utile al confezionamento delle singole dosi e due bilancini di precisione.


Il barista era stato quindi condotto davanti al giudice del Tribunale di Latina, Maria Assunta Fosso, per essere processato con rito direttissimo. E il magistrato, convalidato l’arresto, aveva disposto per il 51enne la misura cautelare dell’obbligo di firma in caserma. Ora la sentenza.