Open gate alla centrale nucleare, Sogin: “Seconda fase decommissioning legata al deposito nazionale”

La centrale nucleare a Borgo Sabotino
“L’Open Gate fa parte della nostra strategia di comunicazione e di condivisione con il territorio. Abbiamo voluto replicare questo evento a distanza di due anni per condividere con la popolazione locale in massima trasparenza i livelli di sicurezza e gestione dei nostri impianti nucleari“.
A parlare è Luca Desiata, amministratore delegato di Sogin durante la seconda edizione di “Open gate” che si è tenuta oggi a Latina, nell’impianto di Borgo Sabotino.
A margine della visita al sito l’ad di Sogin si è soffermato anche sul tema del deposito nazionale per le scorie nucleari, spiegando che Sogin ha recentemente consegnato la “Cnapi”, carta nazionale delle aree potenzialmente idonee: “Siamo in attesa – ha spiegato Desiata – del nulla osta da parte delle autorità competenti. A seguito di recenti dichiarazioni dei ministri Galletti e Calenda il nulla osta arriverà solo a valle della valutazione ambientale strategica sul programma nazionale di gestione dei rifiuti radioattivi. A valle di questo nulla osta potremo aprire un dibattito strutturato con le aree interessate per poter arrivare alla definizione del sito del deposito unico”.
Il decommissioning della centrale nucleare è diviso in due fasi, l’ultima delle quali, definita green field, “è strettamente vincolata al deposito nazionale – ha spiegato Agostino Rivieccio, responsabile del decommissioning della centrale di Latina – e potrà essere avviata solo quando entrerà in esercizio effettivo il deposito”. “Il deposito nazionale – ha aggiunto l’ad – è a tutti gli effetti un investimento per il territorio. Insieme al deposito sarà infatti realizzato un parco tecnologico che potrà avere ricadute importanti sull’economia anche in fase di esercizio”.