Pochi fondi per le Province e l’effetto sui Comuni, l’intervento di Fauttilli

La grave crisi finanziaria che ha colpito l’ente Provincia rischia di ripercuotersi sulle attività di questa istituzione e di conseguenza sui cittadini e le comunità locali. L’on.Federico Fauttilli ha presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno, Marco Minniti e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, attraverso la quale si chiede un intervento per salvaguardare le funzioni dell’ente provinciale.  “Le Province si trovano ad affrontare una situazione finanziaria molto grave e anche paradossale sul piano istituzionale –afferma l’on.Fauttilli nell’atto ispettivo- pur nelle profonde modifiche apportate dalla legge Delrio, le Province hanno visto riconfermato il ruolo di enti territoriali con l’attribuzione di funzioni fondamentali che hanno un forte impatto sulla vita dei cittadini. Restano in capo alle Province la costruzione e gestione delle strade provinciali, la gestione dell’edilizia scolastica per le scuole secondarie, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.

fauttilliLA SPENDING REVIEW Si ricordi che le Province si finanziano in larga parte grazie a tre tributi propri (imposta provinciale di trascrizione, imposta sulle assicurazioni RC auto, tributo provinciale per i servizi e la protezione dell’ambiente), oltre ad entrate minori. Ma i tagli dovuti ai vari provvedimenti di “spendig review” e gli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri, come stabilito dalla legge 190/2014, portano ad un sostanziale azzeramento delle entrate, in palese contrasto anche con l’articolo 119 della Costituzione. Nel 2017 le Province dovranno, invece, “contribuire” a favore dello Stato con una cifra pari ad 1,6 miliardi di euro.


I NUMERI I dati consolidati al 2014, ultimi certi, affermano che le Province iscrivano a loro bilanci una cifra poco superiore ai 2 miliardi, derivanti da entrate proprie. Dunque, nel 2017 per tutti i compiti sopra ricordati resterebbero alle Province circa 446 milioni di euro, una cifra che evidentemente non appare solo insufficiente ma assolutamente inadeguata per consentire lo svolgimento delle funzioni affidate all’ente locale. Si chiede quali iniziative di loro competenza intendano intraprendere i Ministri interrogati, anche alla luce della ricordata bocciatura da parte dei cittadini di quella riforma della Costituzione che prevedeva anche la cancellazione delle Province, per evitare che quanto su esposto si riverberi in maniera sempre più negativa sullo svolgimento delle attività proprie delle Province e, quindi, sulla qualità della vita dei cittadini”.