Aggredita e lasciata agonizzante nel letto, a giudizio il presunto matricida

Giovanni Zanoli

A giudizio il presunto matricida. Accusato di aver aggredito e ucciso l’anziana mamma, la 88enne Rosa Maria Grossi, ad Aprilia, la notte del 10 giugno 2016, l’apriliano Giovanni Zanoli è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, che ha respinto la richiesta del difensore, l’avvocato Gaetano Marino, di un abbreviato condizionato ad altri accertamenti.

A giudizio, insieme al presunto assassino, però anche un 47enne romeno, Victor Popa, accusato di aver cercato di mettere a segno un furto nell’abitazione della vittima, mentre quest’ultima si trovava sul letto agonizzante dopo l’aggressione subita dal figlio. Il processo ai due avrà inizio il prossimo 6 giugno, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Latina.


Secondo gli inquirenti, Zanoli avrebbe aggredito la madre per futili motivi, lasciandola poi sul letto agonizzante e, la mattina dopo, dando l’allarme, fingendo di aver trovato la mamma in quello stato nel tentativo di far passare l’accaduto come una rapina degenerata. Il presunto matricida, messo alle strette, aveva infine confessato. Prima davanti ai carabinieri e poi davanti al pm Marco Giancristofaro. Ma davanti al gip aveva ritrattato.

Nel corso delle indagini, analizzando le telecamere di sorveglianza vicine alla casa teatro dell’omicidio, erano però emersi dubbi anche su altri soggetti. Stranieri nello specifico. E tale pista era stata avvalorata da una fonte confidenziale.

Per gli inquirenti l’assassino è però il figlio dell’anziana. Ma tali particolari con ogni probabilità diventeranno strumenti di scontro nel corso del processo, che allo stato si mostra come un difficilissimo giudizio indiziario.