Variante di Molella, il comitato di frazione chiede interventi oltre le elezioni

l'ingresso della frazione di Molella
l’ingresso della frazione di Molella

Anche la questione variante di Molella rischia di diventare argomento di campagna elettorale. Di promesse soprattutto dalla politica ce ne sono state molte, basti pensare che i residenti attendono risposte dal lontano 1989. Insomma non è poco per un fazzoletto di terra che però potrebbe giocare un ruolo importante in termini di pianificazione urbanistica. Negli anni il Comitato di frazione Molella – Mezzomonte – Palazzo presieduto dal compianto Antonio Savioli e sempre affiancato da Enzo Cestra oggi divenuto presidente, ha portato avanti la battaglia della variante avanzando anche una serie di ipotesi e ponendo degli interrogativi. Come quello sulla cubatura in termini di territorio edificabile, prevista dal Prg il cui indice massimo potrebbe essere già stato raggiunto nel caso la variante venisse approvata. Chissà.

Comunque il comitato torna nuovamente sulla questione variante tanto per fare il punto e chiarire quali siano le responsabilità di oggi e di ieri. Insomma, se ex amministratori hanno avuto delle responsabilità nel blocco della variante, meglio che non intervengano in maniera strumentale nei mesi di campagna elettorale. Un messaggio che si legge tra le righe questo, a cui si unisce nuovamente l’appello per sbloccare la situazione lo scaricabarile tra Comune di Sabaudia e Regione.
Enzo Cestra
Enzo Cestra

TROPPE DIMENTICANZE ” Ancora in corsa – si legge nella nota del comitato di frazione –  per l’approvazione definitiva della ‘variante speciale’ legge 28/80 … Già approvata dal Consiglio Comunale di Sabaudia nel lontano 1989 ma, ahimè, trasmessa l’Assessorato  urbanistica della Regione Lazio senza la completa necessaria documentazione per altro, più volte sollecitata dalla stessa Regione Lazio al Comune di Sabaudia e anche negli ultimi quattro anni mai soddisfatta dall’Amministrazione Lucci-Pagliaroli. Solo grazie all’attività attenta e certosina del Comitato di frazione Molella-Mezzomonte-Palazzo Comune di Sabaudia già guidato da Antonio Savioli e Enzo Cestra si è scoperto che la regione Lazio non ha potuto, suo malgrado, portare a termine l’iter di approvazione delle due varianti delle popolose frazioni già esistenti in data antecedente la fondazione di Sabaudia.

UN NUOVO COMITATO Solo grazie all’azione attenta e meticolosa del Commissario Antonio Quarto oggi la Regione Lazio ha tutta la documentazione necessaria per portare a compimento tutto l’iter amministrativo e garantire il necessario strumento urbanistico a queste due antiche frazioni come tra l’altro già fatto in epoca antecedente per dare la giusta dignità alle borgate romane nate spontaneamente nell’immediato dopo-guerra. Siamo, tra l’altro, dispiaciuti che chi ha governato Sabaudia non sia stato in grado di avanzare richieste di fondi disponibili per la riqualificazione urbana: cosa fatta da Latina e da altri cento sessantuno Comuni italiani. La popolazione non è ferma sorge così il Comitato spontaneo di Mezzomonte presieduto da Dionisio Magnanti che con particolare sensibilità, coscienza e spirito collaborativo sta operando una raccolta di firme finalizzata ad attenzionare il mondo politico all’annosa questione delle varianti speciali”.