Disposti a tutto per arginare la marea grillina, Zappalà richiama i partiti alle armi

A mente fredda forse si ragiona meglio sul senso dell’appello di Stefano Zappalà che mercoledì mattina ha incontrato i giornalisti a Sabaudia insieme al candidato del Partito Democratico, Amedeo Bianchi, per parlare di elezioni in provincia ma soprattutto nella città delle dune. Tra i fondatori di Forza Italia nel Lazio, Zappalà non fa più parte del partito da tre anni ma comunque, come premesso nel corso dell’incontro, ha deciso di fare una proposta mettendo a disposizione la sua esperienza politica per un territorio che ama. Queste le premesse ma poi la piega della conversazione ha assunto un altro tono.

Il Comune di Sabaudia
Il Comune di Sabaudia

IL PROGETTO E LE ADESIONI Un ragionamento di carattere provinciale prima, poi la questione locale ed a quel punto è stato svelato anche il “mistero” circa la presenza di Bianchi. I problemi sarebbero sostanzialmente due. Da un lato ci sono i Cinque Stelle che per il politico sono il nemico da battere, vincitori indiscussi in caso di ballottaggio. Unica possibilità quella di correre uniti e di formare un maxi schieramento trasversale. Ma all’appello non avrebbe risposto per ora quasi nessuno. O meglio, la candidata di Cittadini al lavoro, Giada Gervasi preferisce correre da sola. Zappalà ha poi incontrato Lucci, non quindi Capriglione, che non avrebbe ancora dato una risposta vera e propria. E Forza Italia? Su questo Zappalà è stato chiaro, dialogo sì ma solo con i rappresentanti a livello provinciale e regionale, con Secci nulla. Ad aderire alla proposta invece, il Pd. Come spiegato da Bianchi in conferenza stampa, d’accordo con il segretario provinciale La Penna, aderire al progetto di Zappalà è possibile “facendo un passo indietro rispetto la candidatura, per uscire dalla logica delle poltrone”


consiglio-comunale-SabaudiaNIENTE EX CONSIGLIERI Nel caso la proposta di una maxi coalizione non andasse in porto, Bianchi andrebbe avanti come candidato del Pd. Altra “condizione” posta da Zappalà, quella di lasciare fuori dalle liste, anche come semplici candidati tutti coloro che hanno ricoperto l’incarico da consigliere e presumibilmente anche da assessore, nella scorsa consiliatura. Mica poco insomma, presentarsi con una coalizione di persone tutte nuove, come in sostanza fanno i Cinque Stelle. Al progetto di Zappalà ha aderito anche Enrico Tiero con Cuori Italiani, che avrebbe formato un gruppo a Sabaudia tra cui ci sarebbe anche… un ex assessore.

NEMICI AMICI A specifica domanda dei giornalisti presenti, Zappalà ha ripercorso la sua lunga carriera politica. Dal 1995 al 2000 è consigliere regionale di Forza Italia, (presidente Badaloni); dal 1997 al 2002 è consigliere comunale di maggioranza a Latina (giunta Finestra); dal 1999 al 2005 è capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo; dal 2002 al 2005 è sindaco di Pomezia; dal 2007 al 2009 è consigliere comunale a Sabaudia nonché presidente della commissione urbanistica; dal 2009 al 2012 assessore al turismo alla Regione Lazio. E’ uno dei fondatori di Forza Italia nel Lazio, un esponente del partito importante tanto da ricoprire il prestigioso ruolo di capogruppo in Europa. Eppure ora che si parla di elezioni a Sabaudia, la prima adesione arriva dal Pd.

simbolo Movimento 5 StelleLO SPAURACCHIO I grillini fanno così paura? Evidentemente sì. Un candidato ufficialmente ancora non presentato – ma ufficiosamente in molti già si sarebbero fatti un’idea piuttosto chiara di chi sia – che ha meno di 35 anni ed una lista ancora in attesa di certificazione. E’ bastato annunciare che i grillini probabilmente ci saranno alle prossime amministrative, per mobilitare mezza provincia. Zappalà ha parlato di antipolitica, un sentimento che in parte, per lo storico esponente di Forza Italia ha condizionato anche le elezioni a Latina. Ma sarà davvero solo questo? Certo è che a Sabaudia, anche per chi considera ciò che accade a palazzo, una mera chiacchiera da bar, è chiarissimo a cosa la politica ha portato negli anni: ad una serie record di commissariamenti. E questo è un dato che conta.

Pietro Piroli, segretario Pd Sabaudia
Pietro Piroli, ex segretario Pd Sabaudia

IPOTESI IN ORDINE SPARSO Poi ci sono una serie di ipotesi, dettate dai rumors ovviamente ma anche dall’atmosfera che si respira a Sabaudia. Potrebbero essere solo chiacchiere oppure veramente un modo di sentire comune rispetto le prossime elezioni. Tra i candidati favoriti c’è sicuramente Giada Gervasi che nel corso dell’incontro con i giornalisti è stata menzionata solo di passaggio e in riferimento al mancato accordo per la coalizione. Quindi potrebbe davvero essere considerata meno “pericolosa” dei grillini oppure al contrario il vero “nemico” da battere e quindi, strategicamente meno se ne parla e meglio è. E’ di ieri la notizia delle dimissioni del segretario del Pd, Pietro Piroli che nella sua nota scrive anche “le continue incomprensioni che mi hanno visto contrapposto al direttivo locale del mio partito specialmente nella delicata materia delle elezioni amministrative della prossima primavera hanno fatto sì che maturassi la consapevolezza di essere la persona sbagliata nel posto sbagliato”. Piroli si dimette il giorno dopo l’adesione ufficiale del Pd a Sabaudia al progetto di Zappalà. Un caso?

Giada Gervasi
Giada Gervasi

LA GALASSIA DELLE LSTE I movimenti in ballo sono molti e poi ci sono i partiti. Ufficialmente i candidati sono Pasquale Capriglione, detto Lino, Giada Gervasi, Giovanni Secci, probabilmente Bordignon per Sabaudia Libera anche se le la fase degli accordi potrebbe non essersi conclusa, stessa cosa per Aldo Piccotti di Cambia Sabaudia, Amedeo Bianchi per il Partito Democratico nel caso non passasse il progetto di Zappalà. Sarebbe imminente la presentazione di un nuovo candidato. Un nuovo gruppo si sarebbe costituito attorno all’ex consigliere comunale Marcello Pastore uscito da Forza Italia, partito che invece avrebbe incassato l’adesione di un ex consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia. Non si parlerebbe di una candidatura di Pastore, almeno al momento, ma comunque di un gruppo in cui l’ex capogruppo di FI avrebbe un ruolo di riferimento. E gli ex di FdI cosa faranno? Anche su questo frangente potrebbero esserci delle sorprese.

Insomma, tante ipotesi che potrebbero solo essere un concentrato di fantapolitica. Da non confondere però con la capacità, magari con un po’ di fantasia, di immaginare una città diversa, ma su questo l’esempio c’è già ed è il risultato elettorale della vicina città di Latina.