Dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri e stalker

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Accusato di atti persecutori nei confronti di una trentenne di Cisterna, un dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, calabrese d’origine e anche lui residente a Cisterna, è stato sottoposto dal gip del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, al divieto di avvicinamento alla donna e al divieto di comunicare con quest’ultima con qualsiasi mezzo, a partire da quelli telematici.

Una misura cautelare disposta, su richiesta del sostituto procuratore Simona Gentile, alla luce delle indagini condotte dalla polizia postale di Latina.


L’indagato, Domenico C., anche lui sui 30 anni, dopo aver visto passare in strada la ragazza ed essersene invaghito, da ottobre avrebbe iniziato a tormentare la giovane, con cui non avrebbe mai scambiato una parola, ma alla quale avrebbe inviato decine di messaggi galanti tramite Messenger e recapitato regali, lanciando i doni nel giardino di casa della donna. Quest’ultima, vedendo che nonostante i suoi rifiuti l’impiegato pubblico continuava a molestarla, ha presentato una denuncia. I molti messaggi inviati alla donna per via telematica sono stati monitorati dalla postale e gli investigatori del sostituto commissario Tiziana Fiorani hanno denunciato il 30enne con le accuse di molestie e violazione di domicilio.

Essendo passato l’indagato anche alle minacce di morte, sia nei confronti della presunta vittima che dei familiari della donna, è ora scattata la misura cautelare, notificata a Domenico C. – già noto per condotte del genere che avrebbe poste in atto in Calabria – dal commissariato di Cisterna.