Spari in pieno giorno ad Aprilia, come quando fu ucciso l’avvocato Maio

L'avvocato Mario Maio (foto www.ilpontino.it)
L’avvocato Mario Maio (foto www.ilpontino.it)

IL COLD CASE – Un atto così eclatante, una sfida frontale allo Stato come quella di ieri, fatta eccezione per l’omicidio Maio non ha però precedenti. Nelle altre occasioni chi ha agito l’ha fatto cercando di non dare nell’occhio, quasi sempre sfruttando le ore notturne. L’avvocato Maio, invece, venne invece ucciso in pieno giorno da un killer in moto. Erano le 13.30 del 7 luglio 1990 (qui il racconto di Gianfranco Compagno de “Il Pontino” nell’anniversario dei venti anni – 8 luglio 2010). Il legale, in quel momento fortemente impegnato nel Comune di Aprilia, soprattutto con l’urbanistica, era a pranzo dai suoceri, in via Verdi. Uscì di casa per prendere delle bottiglie che aveva lasciato in auto e un killer in moto, fermatosi a circa otto metri di distanza, sparò sei colpi con una P38, uno dei quali colpì l’avvocato al cuore, uccidendolo. Vennero battute diverse piste, quasi tutte legate all’attività della vittima nella pubblica amministrazione e quasi tutte legate all’edilizia, ma su quel delitto non è mai stata fatta luce. Ad Aprilia i più hanno sempre preferito evitare anche di parlare tanto di quell’episodio quanto delle successive intimidazioni. Si vedrà ora cosa accadrà con quella subita dall’ing. Costantino.