Simeone: “Aumenta debito sanitario regionale”. Zingaretti: “Falso, miglioriamo”

Un botta e risposta di comunicati tra il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il consigliere regionale Pino Simeone. Lo scontro è sui dati diffusi dal sindacato dei medici del Lazio secondo cui il debito sanitario della Regione, finito nelle mani del commissario ad acta, lo stesso Zingaretti, per l’enorme buco finanziario, sarebbe tornato ad aumentare. Per il presidente regionale, la realtà è l’esatto opposto. Insomma una guerra di parole, ma intanto restando a fatti più concreti per la Provincia di Latina, in questo stesso giorno, è stata disertata la conferenza dei sindaci per valutare l’operato sinora attuato dal direttore provinciale dell’Asl e pianificare il futuro della sanità pontina. Un futuro pieno di ombre attende una sanità da troppo tempo scadente e insufficiente.

Giuseppe Simeone
Giuseppe Simeone

“Come volevasi dimostrare, la politica sanitaria attuata dal presidente Zingaretti è un fallimento. Ad evidenziarlo questa volta non è la politica ma il Cimo, sindacato dei medici del Lazio, alla luce dei dati diffusi dall’Agenas sul deficit sanitario del 2014 secondo cui la Regione Lazio è tornata ai livelli del 2011 superando i 700 milioni di euro. Quanto emerge, purtroppo per i cittadini, è in linea con quello che denunciamo da due anni e mezzo da questa parte: Zingaretti sta distruggendo la sanità con azioni non condivise e che non tengono in alcuna considerazione le esigenze specifiche dei territori. Le stesse iniziative intraprese, non ultime quelle contenute nel piano per la riduzione delle liste di attesa o quelle per la riorganizzazione della rete ospedaliera, non hanno prodotto alcun miglioramento e, cosa inaccettabile, nonostante le nostre richieste non sono state modificate nel tentativo di rispondere alle crescenti emergenze che caratterizzano i nostri ospedali. Nessuno ha mai chiesto miracoli ma il rispetto del ruolo a cui il commissario ad acta è chiamato si. E questo significava semplicemente migliorare i servizi partendo dalla gestione delle risorse e programmando con attenzione gli obiettivi da raggiungere. Ma, purtroppo, l’unica cosa che Zingaretti è riuscito a fare, con il supporto dei direttori generali delle Asl, è stato distruggere le eccellenze esistenti. In un colpo solo il presidente della Regione Lazio ha speso risorse in progetti inutili, in termini di ricadute per i servizi e l’efficientamento della rete assistenziale territoriale, ha aumentato la spesa pesando sulle tasche dei cittadini e sulle spalle del personale sanitario e dei medici che oggi sono gli unici pilastri su cui la sanità e gli ospedali riescono a reggersi. Un vero e proprio miracolo di incompetenza per una Regione dove cresce il deficit, aumentano i disservizi e, aggiungerei, si stanno distruggendo interi ospedali”.


Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Non si è fatta attendere la replica del governatore del Lazio nonchè commissario regionale alla sanità: “Nel Lazio non vi è alcun aumento del deficit in sanità anzi, il Tavolo tecnico interministeriale lo scorso luglio con il consuntivo 2014 ha certificato per la prima volta, un disavanzo al di sotto del 5% del fondo sanitario regionale e cioè pari a 367 milioni. Un dato storico. Pertanto ogni notizia che affermi il contrario è destituita di ogni fondamento. Ma c’e di più: proprio l’Agenas ha reso noto nei giorni scorsi l’andamento della spesa sanitaria nelle regioni con un documento visibile on line sul sito dell’Agenzia. Il rapporto dice che il Lazio, per il periodo 2013/2014, ha fatto registrare un decremento dello 0.18% della spesa corrente a fronte di un aumento della media nazionale dello 0.89%. In evidenza vi è il tema legato al finanziamento e ai bilanci delle aziende ospedaliere che verrà affrontato con specifici piani di rientro azienda per azienda”.