Doppia intimidazione al parrucchiere, confermata la detenzione

Confermata anche dalla Cassazione la misura cautelare emessa a carico del ventenne apriliano Mirko Dabrowski, accusato di essere responsabile di due intimidazioni ai danni di un parrucchiere di Aprilia. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso del giovane inammissibile. E inammissibile è stato dichiarato il ricorso del coindagato Fausto Franco, 23 anni, di Aprilia, in questo caso però perché il 23enne ha deciso di rinunciare al ricorso.

Il 27 gennaio scorso il gip del Tribunale di Latina ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Franco e ai domiciliari per Dabrowski e per il 21enne apriliano Emanuele Gambino. Alla luce delle indagini svolte dalla squadra mobile di Latina, i tre vennero ritenuti responsabili delle intimidazioni nei confronti di Simone Marano, parrucchiere di Aprilia.


Il 13 dicembre erano stati esplosi alcuni colpi di fucile a pompa contro il negozio dell’artigiano, “Symon and Beauty”, di via Nerva, e il 18 dicembre contro la casa dello stesso. Gambino, riconosciuto dall’analisi delle telecamere di sorveglianza del negozio, emerge ora che confessò subito, sostenendo di essere stato lui a sparare e di averlo fatto su ordine degli altri due. Il movente? Si parlò di una discussione avuta da Franco, anche lui parrucchiere, con Marano. Il Riesame confermò le misure, salvo annullare l’ordinanza solo per il reato di minaccia, per cui non è previsto arresto.

Dambrowski e Franco hanno impugnato il provvedimento in Cassazione, ma invano.