Fermato al posto di blocco, si arrabbia e quasi investe gli agenti

Nella tarda mattinata del 28 settembre, davanti al Consorzio Agrario nel Comune di Pontinia, una pattuglia della Polizia Stradale di Latina con a bordo il Comandante, effettua un controllo documentale sui mezzi in transito. Fermato  un autocarro condotto da A.D. con a bordo anche il padre A.F., gli operanti chiedevano di esibire la documentazione necessaria per la guida del mezzo in questione (patente, carta di circolazione, assicurazione e disco cronotachigrafo).

Gli stessi non avevano al seguito né assicurazione. né avevano apposto il disco cronotachigrafo. A giustificazione della mancanza, dichiaravano di circolare in regime di targa prova, che al momento non avevano al seguito, ma si trovava nella sede della ditta distante poche centinaia di metri dal posto di controllo. Autonomamente il conducente si recava a piedi nel luogo di custodia dei documenti al fine di esibirli onde evitare sanzioni.


Dal successivo controllo della documentazione esibita si  accertavano diverse irregolarità anche in ordine del mancato passaggio di proprietà del mezzo, immediatamente fatte rilevare al conducente. A quel momento il padre del conducente, A.F., iniziava ad agitarsi e urlando profferiva frasi oltraggiose nei confronti degli operatori di polizia ed in particolare del Comandante, ripetendo più volte il suo cognome con tono palesemente provocatorio, noncurante della presenza di altri utenti che, sbigottiti, assistevano alla scena.

Successivamente continuando ad inveire, estraeva un telefono cellulare e riprendeva la scena, dichiarando che avrebbe pubblicato su internet il tutto. Terminata la videoripresa e dopo aver intimato al figlio A.D. di seguirlo, si impossessava arbitrariamente di tutti i documenti forniti e incurante delle richieste di fermarsi, saliva sull’autocarro e repentinamente si allontanava. Gli operanti dovevano mettersi in sicurezza allontanandosi dalla traiettoria intrapresa dal mezzo.

Nei giorni scorsi A.F. è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per oltraggio e resistenza a Pubblico Uffiale mentre al figlio sono state contestate le violazioni al Codice della Strada rilevate.