Marina di Fondi, metamorfosi sicurezza. Parla il sindaco

Il corpo del camionista sulla spiaggia (foto actionstreamtv)

Il caso del camionista polacco annegato sabato mattina nelle acque di Fondi – prima vittima della stagione estiva pontina – ha riproposto all’attenzione generale la sicurezza ai minimi termini di larga parte degli arenili locali. Arenili dove di bagnini, se non nei pochi stabilimenti autorizzati, attualmente non ce ne sono. E dove, sulla scia delle occupazioni private messe in atto nel corso dei decenni, gli accessi al mare effettivamente fruibili sono quasi una chimera, con buona pace dei mezzi di soccorso, troppe volte bloccati sul più bello.

sindaco-di-fondi-de-meoSituazione-limite, ma destinata a un progressivo, radicale mutamento. Ad iniziare dai nuovi accessi. “Due, quelli di via Ponte Baratta e via Guado Bastianelli, dopo essere passati in consiglio comunale sono stati approvati dalla Regione. E i rispettivi lavori di riqualificazione, da realizzare con finanziamenti regionali, sono prossimi alla partenza”, ha ricordato l’appena riconfermato sindaco Salvatore De Meo. “Altri accessi al mare, quelli previsti nell’ambito del cosiddetto Piano della mobilità, approvato in consiglio lo scorso dicembre, attendono invece il solo placet della Regione (andando peraltro ad interessare anche la zona ‘dei Prefetti’, teatro della tragedia di sabato, ndr)”. Ulteriori passi avanti, ha anticipato De Meo, potrebbero poi arrivare proprio dietro input della Pisana, che sta discutendo una legge inerente il demanio. “Previa approvazione, ci saranno delle novità rispetto le spiagge libere e gli stessi accessi al mare”.


Passando al servizio di salvataggio, il primo cittadino fondano rassicura: la sterzata arriverà in concomitanza col Piano di utilizzo dell’arenile già approvato nella passata consiliatura, al via dal 2016. “Quando andrà in funzione il Pua, e dunque con le nuove concessioni per gli stabilimenti balneari, andremo ad intensificare sensibilmente la rete di collaborazione relativa all’assistenza ai bagnanti. Più concessioni ci saranno fronte mare, più si riuscirà a garantire la dovuta sicurezza”. Intanto, De Meo sta lavorando su un terzo aspetto: “Ci sono incontri in corso con i diversi operatori concessionari perché, viste le necessità dei nostri lidi, vorremmo incrementare la presenza di defibrillatori. L’intenzione, potenziando la collaborazione con gli operatori, è di creare una vera e propria rete”.