Caso bagnini a Terracina, ancora denunce sulla restituzione dello stipendio

“Continuano le denunce e dichiarazioni dei bagnini di Terracina sulla restituzione del salario agli imprenditori che gestivano il servizio nelle spiagge comunali date in concessione all’Azienda Speciale”. 

Torna a farsi sentire sull’argomento il sindacato Uiltucs di Latina, attraverso una nota a firma del segretario provinciale Gianfranco Cartisano. Al centro del caso, su cui vuole vederci chiaro anche l’INPS, gli operatori che sarebbero stati costretti a restituire parte dello stipendio a loro spettante nonché a mentire sull’effettivo orario di lavoro.


“Nella giornata dello scorso lunedì, 6 novembre presso l’INPS di Terracinascrive Cartisanogli assistenti bagnanti hanno dichiarato di essere stati costretti a restituire  parte dello stipendio, dopo aver ricevuto il bonifico del salario. I lavoratori hanno  denunciato, nonostante le pressioni di qualche datore di lavoro “occulto”, gli addetti ai lavori assieme all’Azienda Speciale e al Comune di Terracina i quali, ad oggi, continuano ad esercitare la funzione di spettatori e non il ruolo per il quale i cittadini hanno espresso il consenso elettorale.
Una vicenda che ancora oggi esprime la volontà chiara degli assistenti bagnanti, “siamo stati costretti a restituire parte del salario” è ciò che viene ancora dichiarato nella sede INPS di Terracina anche lo scorso lunedì, ancora denunce sconcertanti e fuori dalla legalità.
A tutto ciò si aggiunge l’assenza e la volontà di fare chiarezza ed avere risposte da parte dell’Azienda Speciale, che con annunci e dichiarazioni da spot non risolve il problema, anzi lo accentuanocontinua la Uiltucs Latina –  la mancata presa di posizione dell’Ente strumentale di Terracina lascia intendere i tanti lati oscuri della vertenza.
Gianfranco Cartisano, segretario Uiltucs Latina

Ad oggi, come categoria sindacale pretendiamo di capire i contratti di appalto che ha sottoscritto il Direttore generale Carla Amici, con questi imprenditori ad oggi accertati negligenti e fuori dalla legalità, pretendiamo un cambio di passo sull’accertamento delle responsabilità da, parte di tutti gli Enti Ispettivi, le loro posizioni. Le dichiarazioni di alcuni soggetti imprenditori anche a mezzo stampa sulla estraneità dei fatti sono un bluff.

L’Azienda Speciale ha avuto in concessione quei tratti di arenili e deve rispondere sullo scandalo, oggi evidente ed accertato; gli assistenti bagnati hanno denunciato e vogliono risposte.
Le ulteriori dichiarazioni avvenute sulla restituzione dello stipendio, nella giornata di lunedì, sono un segnale forte, i bagnini hanno declinato e superato le pressioni degli imprenditori occulti, e del sistema che andava avanti da anni, hanno avuto il coraggio e la determinazione di denunciare, ora vogliono risposte immediate.
Come categoria di settore la Uiltucs Latina guarda avanti, è già proiettata sulla stagione balneare 2022 – continua Cartisano – dobbiamo creare insieme alle istituzioni ed enti preposti un “sistema di salvaguardia dei lavoratori e lavoratrici di tutti gli addetti” un piano di monitoraggio ed assistenza su tutto il litorale pontino, affinché tali fenomeni illegali e di sfruttamento non abbiano spazio nella prossima stagione estiva, un progetto di controllo capillare che abbia come obiettivo la giusta collocazione del lavoro sugli addetti del turismo.
Non possiamo più assistere alle situazioni illegali, piene di lati oscuri, create a Terracina con la responsabilità dell’Azienda Speciale e da alcuni imprenditori mai conosciuti dagli assistenti bagnanti, dobbiamo lavorare affinché si arrivi  necessariamente  alla stagione della “chiarezza e delle responsabilità, e soprattutto del buon lavoro non sottopagato e senza ricatti”.