Da demaniale, il giardino si scopre privato: Sperlonga, ko del Comune davanti al Tar

Quell’area è demaniale, anzi no. La situazione si ribalta. Ed il giardino panoramico che affaccia sul mare di Sperlonga potrà rimanere al sicuro, protetto da quella recinzione e quelle cancellate che finora le autorità avevano ritenuto illegittime.

Una decisione del Tar, che con una sentenza depositata venerdì ha messo la parola fine ad una guerra tra pubblico e privato che andava avanti dal 2000. Da una parte Comune e Capitaneria di porto di Gaeta, dall’altra due sorelle proprietarie, in località Angolo, di un terreno con annesso fabbricato.


Forti anche di alcune concessioni per l’utilizzo a firma della stessa Capitaneria, la prima risalente addirittura al 1956, le ricorrenti recintano su due lati un’area confinante di circa 400 metri quadrati, adibita a giardino. Incorrendo però in un intoppo dietro l’altro: dall’ufficio marittimo locale, contestano l’occupazione abusiva dell’area perché appartenente al demanio; dal Comune, arriva un’ordinanza di sospensione dei lavori e, poco dopo, quella relativa alla demolizione delle presunte opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi. A nulla, serve la richiesta di autorizzazione all’occupazione avanzata ex novo dalle ricorrenti in seguito ai primi provvedimenti.

Ora annullati: basati su un presupposto errato, non potevano essere emessi. Anziché di natura demaniale marittima, si è infatti scoperto che il fazzoletto di verde al centro della querelle è in tutto e per tutto di proprietà privata. A dirlo, planimetrie alla mano, una sentenza del Tribunale civile di Roma datata aprile 2013, che ha “fotografato” gli effettivi confini e dunque cambiato le carte in tavola anche per il ricorso pendente dinanzi i giudici amministrativi. Alla fine, accolte le istanze della coppia di sorelle e messe d’un colpo da parte le contestate ordinanze, il giardino ad un certo punto ritrovatosi di proprietà rimarrà con la sua (sudata) recinzione.