Aprilia nel mirino di una presunta truffa immobiliare

Aprilia

“Siamo un gruppo di cittadini che solo pochi anni fa hanno perso tutti i loro risparmi, i sogni e le speranze, per colpa di alcuni lestofanti che ci hanno venduto case inesistenti mai progettate e mai realizzate, note come Le Ville di Massimo ad Ostia. Le stesse persone che ci hanno truffato si sono attivate per promuovere un progetto similare nella vicina città di Aprilia”. Inizia così una lunga lettera anonima fatta recapitare alla Procura della repubblica di Roma e Latina, a Carabinieri e Guardia di Finanza, al Sindaco e ai consiglieri comunali ma anche alle testate giornalistiche, per denunciare una situazione che potrebbe mandare sul lastrico decine di ignari investitori.

Stando alla lettera, a cui viene allegata anche una sostanziosa rassegna stampa degli articoli sulle ville di Massimo a Ostia, degli imprenditori starebbero vendendo su carta villette ad Aprilia nell’ambito del progetto “Il borgo di Aprilia”.


“E’ incredibile come le stesse persone, e a così poca distanza, stiano proponendo qualcosa di così similare. Chi li supporta territorialmente? In cambio di cosa?”, si legge ancora nella lettera anonima. Nella presentazione del progetto, che i firmatari anonimi della missiva dicono di aver scaricato da internet, si chiama in causa l’Amministrazione comunale che, “informata e al corrente della nostra iniziativa, la sta seguendo con attenzione e vivo interesse ritenendola importante ai fini della rivalutazione e riqualificazione del mercato immobiliare apriliano ed esprimendo un atteggiamento collaborativo”. Davvero ancora cemento sta arrivando in città? E soprattutto con il “pacco”?

I consiglieri La Pegna e Porcelli già nella giornata di ieri hanno accusato il Sindaco di non aver fatto immediatamente chiarezza sulla vicenda. Dal Comune invece riferiscono di aver preso con le molle questa denuncia anonima e che comunque non ci sarebbero progetti in corso di questo tipo. Attualmente ai Carabinieri, destinatari anche loro della missiva anonima, non risultano denunce.