Pontinia, un fiume di rifiuti

fiume linea pontiniaRifiuti che galleggiano, ingombranti scaricati lungo le strade di campagna, lo spettacolo è sempre lo stesso ma non è detto che ci si debba fare l’abitudine. Per questo il portavoce di Pontinia ecologia e territorio, Giorgio Libralato, segnala nuovamente lo stato di degrado in cui versano alcune delle zone più belle del territorio. O meglio è così che dovrebbe essere. “Il solito degrado del Fiume Linea – commenta Libralato –  come ogni anno (ponte sulla Migliara 48) si trova di tutto: sfalci, erba, plastica, polistirolo (in superficie figuriamoci sul fondo), scarsa ossigenazione dell’acqua, ogni anno moria dei pesci e i contadini usano questa acqua per innaffiare i campi, le colture, ortaggi e frutta per consumo umano oppure per alimentazione bestiame che finisce sempre nella nostra catena alimentare. Va tutto bene naturalmente nessuno vede, nessuno parla”. Il collegamento rifiuti-irrigazione non è da sottovalutare, in pochi cioè si fanno due calcoli rispetto a quello che finisce sulla tavola ogni giorno e che potrebbe essere coltivato anche con acqua che proviene da fiumi pieni di rifiuti.

Ci sono poi delle aree in cui la musica non cambia da anni. “Area industriale Mazzocchio – continua Libralato –  la solita discarica abusiva, arrivano sanitari, materassi, altri elettrodomestici, plastica, gomma, materiale chimico e altre schifezze come sempre degrado e mancato intervento delle istituzioni – e poi ancora –  Pontinia Migliara 48 (lato sinistro dall’Appia verso montagna appena superato Ospedaletto circa 330 m da SS 7) affianco ai cassonetti si trovano buste, plastica, sanitari, calcinacci, copertoni, mobili, come sempre nessuno vede, nessuno interviene, nessuno fa nulla. A quando una raccolta differenziata seria?”