Incidente sul lavoro a Scauri, cinque persone indagate per omicidio colposo

tribunale di latina sliderUn grave incidente sul lavoro a Scauri che si è concluso, un anno più tardi, con la morte dell’operaio Donato Schiavone, che all’epoca dei fatti aveva 62 anni. Questa mattina per quella ennesima morte bianca il giudice del Tribunale di Latina, Nicola Iansiti, ha deciso il rinvio a giudizio per i cinque indagati. Si tratta di Sabato Colombiano, titolare della ditta aggiudicatrice dell’appalto per il rifacimento dell’ex Sieci, Anc Costruzioni, difeso dall’avvocato Mario Griffo, Di Mascolo Antonio, coordinatore per la sicurezza, assistito dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, l’architetto Andrea Di Biase, responsabile per il Parco Regionale Riviera D’Ulisse che aveva appaltato i lavori, e due operai presenti alla caduta del 62enne, difesi dagli avvocati Mirko Di Biase e Vincenzo Macari, che erano stati ascoltati durante i primi accertamenti ed avrebbero fornito versioni discordanti sull’accaduto, secondo la procura per permettere a Colombiano di non essere indagato. Sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo e favoreggiamento.

Era il 16 dicembre del 2010 quando Donato Schiavone era su un ponteggio intento alla demolizione di alcune parti della facciata della struttura. All’improvviso la caduta. Immediatamente era stato allertato il 118 e il 62enne era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Cassino. Qui era stato operato ed era rimasto per un lungo periodo. Era stato poi trasferito in una struttura per i pazienti di lunga degenza e riportato all’ospedale di Cassino, dove, un anno più tardi era deceduto.  Oggi in aula il collegio difensivo ha sottolienato due cose, la prima è la mancanza della autopsia. Per il conferimento dell’incarico autoptico è stato infatti aperto un fascicolo autonomo presso la procura di Cassino. E poi il fatto che il capo di imputazione prevede tre ipotesi circa la dinamica dei fatti. Non è chiaro infatti se l’operaio sia caduto dal ponteggio interno, da quello esterno, o da un’intercapedine.


Ogni questione sarà comunque chiarita durante il dibattimento. Il processo inzierà il prossimo 22 settembre davanti al giudice monocratico Silvia Artuso.