A due anni e otto mesi dall’insediamento dell’amministrazione guidata da Giuseppe De Santis, a Itri ci si interroga su quali basi e con quali obiettivi la coalizione intende andare avanti. Lo spunto è giunto dalla riunione di maggioranza svoltasi lunedi sera, riunione nel corso della quale De Santis ha dato comunicazione di aver ricevuto dalle mani di Italo La Rocca le dimissioni da assessore.
La Rocca, che, come tutti ricorderanno, rivestiva l’incarico di vicesindaco, si era dimesso qualche settimana prima, dal PD, con una decisione da tutti riconosciuta come sofferta e lungamente meditata. Con la correttezza e la coerenza che ne contraddistinguono il comportamento, La Rocca, prima ancora che gli venisse richiesto la riconsegna della delega da lui ricoperta e che spettava, secondo gli accordi, al PD (sindaco De Santis, Presidenza del Consiglio a Umberto Papa, 3 assessori al PD –uno dei quali ceduto all’allora IDV-, 1 assessore a Elena Palazzo, 3 delegati comunali agli altri alleati), ha spontaneamente rimesso l’incarico conferitogli dal sindaco.
Quest’ultimo, nel corso del confronto, ha prospettato l’ipotesi di azzerare gl incarichi di giunta, così da favorire, attraverso una serie di consultazioni con le varie componenti che compongono la maggioranza, un proficuo confronto per verificare se esistono le condizioni per riprendere con rinnovata lena il comune impegno amministrativo. A questo punto, tralasciando di riportare i particolari che hanno condito la discussione, va sottolineata la grande attenzione di tanta gente che si chiede quale futuro politico attende adesso Itri, anche alla luce della ritrovata unità del cartello delle sinistre che, secondo alcuni, potrebbe rappresentare il primo passo per la proposta di un candidato dalla lunga militanza ortodossa, quale Italo La Rocca, alla carica di futuro sindaco. Ma anche dal PD si attendono risposte che indichino con decisa convinzione la strada operativa che un rinnovato e ringiovanito organigramma dirigente sta proponendo al partito di Matteo Renzi.
Niente di nuovo, poi, dal fronte della minoranza FI-UDC. Tutto questo stando ai passaggi ufficiali. Dei moti carbonari e delle operazioni da “conclave” lasciamo alla fantasia metropolitana il compito di riempire gli spazi da noi appositamente lasciati vuoti. Se poi non vogliamo incrementare il numero di queste ultime, ci accomiatiamo ricordando che la riunione di giunta di oggi, martedì 11, non si potuta svolgere per mancanza del numero legale. Se ne riparlerà domani, mercoledi, con le gente sempre più curiosa di conoscere la nuova puntata della appassionante telenovela.
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