Trecento giacche bianche per il ''Natale del Cuoco'' a Latina

IMG_1686Gran galà per gli chef della Federazione Italiana Cuochi che lunedì 16 dicembre si riuniranno a Latina per il tradizionale “Natale del Cuoco”. Ad ospitare l’evento, curato dal vicepresidente regionale e presidente provinciale Luigi Lombardi, le eleganti sale  dell’Hotel Europa.

Un appuntamento unico nel suo genere dedicato a quanti si dedicano  ogni giorno a tenere alto il nome della gastronomia italiana senza per questo dimenticare le tipicità regionali che caratterizzano i diversi territori. Veri e propri ambasciatori del gusto “made in Italy” come i dieci chef pontini che durante la serata verranno insigniti del collare del “Collegium Cocorum”, la più alta onorificenza concessa dalla FIC ai professionisti con oltre venticinque anni di carriera passata tra i fornelli. A essere fregiati del prestigioso riconoscimento: Italo Di Cocco, Emidio Oliva , Francesco Di Ponio, Pasquale De Chirico, Mahmoud Abdelmhohsen, Ernesto Viccaro, Luciano Fraschetti, Antonio Mazzella, Pompeo Maddalena e la Lady chef Rosanna De Filippis.


Un anno positivo, quello che si sta concludendo per la Federazione Italiana Cuochi, contrassegnato da un gran numero di successi e riconoscimenti sia in ambito locale che nazionale. L’Obiettivo è infatti quello di organizzare manifestazioni che facciano crescere la qualità dell’enogastronomia  e riconoscano la professionalità delle giacche bianche che operano nel settore. Tra loro gli stellati Gino Pesce e Salvatore Tassa, ospiti del convivio insieme al presidente della FIC Lazio Alessandro Circiello e ai numerosi esponenti del mondo istituzionale, culturale e della comunicazione.

Ad allietare il palato, una cucina fatta di sapiente artigianalità in grado di stupire e suscitare nuove emozioni grazie al  menu della cena di gala elaborato per l’occasione dagli chef Francesco Capirchio (ristorante Lo Stuzzichino di Campodimele), Giorgio Cardinali (Enoteca dell’Orologio di Latina) e  Pasquale Minciguerra (ristorante Kristal- Hotel Europa), bravi nel saper interpretare, innovandoli, gli ingredienti poveri dell’agroalimentare di qualità. Ad essere servito: il Carciofo in 3 consistenze con vellutata di pecorino, il  Risotto burro, parmigiano e germogli con wok di maiale e verdure, il  Raviolo di Genovese con provolone del Monaco e bottarga di uovo, il Capocollo cotto a bassa temperatura in salsa di mele speziata e patate dauphine, il  Sorbetto lime con sedano bianco di Sperlonga e riduzione di wodka, il  Semifreddo alla mandorla con crumble di cicerchia, salsa al moscato di Terracina, confettura di mandarini cinesi e pera.