ARANCIA MECCANICA A FONDI, GLI ASSASSINI CERCAVANO DROGA. DUE FERMATI, UNO E' IL FIGLIO DELLA VICINA DI CASA

Silvana Cerro
Silvana Cerro

Inizialmente, anche per via delle frammentarie dichiarazioni della pensionata, unica testimone, ferita e ricoverata in stato di choc nel reparto di ortopedia di Terracina, sembrava che la prima ad essere caduta nelle mani dei malviventi fosse la 57enne Cerro. Ora, una nuova ricostruzione: sarebbe stata la 78enne la prima ad essere aggredita, da qualcuno secondo lei entrato – come avevamo già anticipato in nottata – spacciandosi al citofono per il figlio Salvatore, con alle spalle una lunga storia legata agli stupefacenti e residente proprio in via Pascoli con la madre.

*L'androne, con il vaso rotto nella fuga*
*L’androne, con il vaso rotto nella fuga*

Silvana Cerro, secondo le nuove ipotesi, sarebbe scesa dalla mansarda al secondo piano, dove abitava con la figlia 13enne, la stessa che l’ha ritrovata esanime in terra, perché aveva udito quello che stava succedendo al piano di sotto. La 78enne, come scritto, era stata aggredita con un coltello alla gola e malmenata, da qualcuno sembra incappucciato. E la Cerro, trovatasi dinanzi i malviventi, sarebbe stata picchiata, forse anche con un corpo contundente, e poi immobilizzata ed imbavagliata col nastro adesivo, per poi essere portata sopra ed abbandonata a faccia in giù sul pavimento della camera da letto.


L’obiettivo di chi ha agito erano soldi e gioielli, di cui Concetta Lauretti, sotto minaccia, aveva indicato il nascondiglio. Ma potrebbe esserci dell’altro. Pare infatti che gli inquirenti stiano vagliando una pista che, ora dopo ora, prende sempre più consistenza. E’ legata alla droga. I malviventi forse cercavano della sostanza stupefacente che credevano il figlio dell’anziana – che in quei tragici momenti risultava ufficialmente assente – avesse in casa.  O, più semplicemente, hanno tentato di reperire fondi per il suo acquisto. Questa, per adesso, la piega presa dalle indagini.

*I carabinieri fuori dall'abitazione dove è stato compiuto l'omicidio*
*I carabinieri fuori dall’abitazione dove è stato compiuto l’omicidio*

Il 56enne Salvatore Guglietta, il figlio della Lauretti, portato a metà nottata presso la Stazione diretta dal luogotenente Emilio Mauriello come persona informata dai fatti, è stato formalmente rilasciato intorno alle 5,30 del mattino. Di seguito, nella prima mattinata, i carabinieri sono tornati a riprenderlo, per partire in forze, dopo le 17 – a sirene spiegate e dopo ore di interrogatorio – alla volta di Latina. Come pure il 40enne nordafricano bloccato a poca distanza dall’avvenuto allarme nei pressi della palazzina di via Pascoli.

Porte sbarrate e masso riserbo per tutto il tempo, alla Stazione dell’Arma. Non è esclusa una  clamorosa svolta già nelle prossime ore.

La salma della povera Silvana Cerro, trasportata alle 6 del mattino dalla ditta “Di Crescenzo-Iannucci” all’interno della camera mortuaria del cimitero comunale, dovrebbe essere sottoposta ad esame autoptico nella giornata di domani. Il medico legale Maria Cristina Setacci non ha ancora confermato l’eventuale orario. L’esatta causa della morte, se per le percosse o per asfissia, resta ancora da chiarire.

La figlia 13enne della vittima, distrutta da quanto avvenuto e che nella mattinata ha potuto incontrare uno dei fratelli, che vive a Gaeta, è stata per adesso affidata ad alcuni familiari.

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