Qualcuno a Formia l’ha già ribattezzata la Pedemontana dello sport. Perchè la realizzazione del nuovo stadio comunale per il Formia Calcio nella frazione collinare di Maranola, non fosse altro per il fatto che è in via di ultimazione, rassomiglia alla vicenda dai contorni mitici che da decenni avvolge il discusso progetto della strada pedemontana e che, al contrario dello stadio, non ha mai visto invece neanche la posa della prima pietra.
Ma il nuovo stadio non è tuttavia ancora stato consegnato. E a questo punto i tempi di consegna sono talmente dilatati rispetto alle stime iniziali che ormai un velo di mistero avvolge la conclusione dei lavori e la consegna dell’opera. Anche perchè nonostante i ripetuti impegni presi da amministratori appartenenti a diverse amministrazioni comunali, le numerose date di consegna sono state puntualmente disattese. Fino ad oggi, quando la gloriosa squadra di calcio locale sarà costretta a giocare nel campo comunale di Itri la sua prima partita casalinga della nuova stagione agonistica che, come detto, doveva invece iniziare, secondo l’ennesimo impegno preso, sul nuovissimo campo di Maranola.
E invece ancora niente e probabilmente non ci sarà nulla da fare neanche per le prossime partite. Secondo una ipotesi ottimistica fornita dal direttore del Coni di Formia Nicola Perrone, “l’opera è in via di ultimazione e nel giro di un paio di mesi dovrebbe essere tagliato il nastro”.
Certificazioni non ancora consegnate e ultimi collaudi all’impiantistica non ancora effettuati sarebbero alla base di questo nuovo ritardo. Anche perchè nemmeno l’ultimissima data del 22 settembre, arrivati a questo punto, sarà rispettata. Ma al di là della consegna c’è un altro aspetto che non convince e riguarda proprio la funzionalità della struttura.
Il punto più controverso e illogico in uno stadio che accoglie eventi di una stagione agonistica che per tradizione si gioca in autunno e in inverno è quello relativo all’assenza di coperture sulle tribune. I posti a sedere sono totalmente esposti alle intemperie ed è difficile pensare che gli spalti possano essere affollati dai tifosi quando pioverà e arriverà il freddo che a Maranola è spesso accompagnato da forti venti. E nemmeno è in previsione la costruzione di coperture, anche perchè la spesa concordata dal Coni con il Comune di Formia è già stata raggiunta e nessuna modifica sarà apportata alla struttura se non gli ultimi collaudi e piccoli accorgimenti da realizzare.
Va infatti ricordato che l’accordo tra Comune e Coni prevedeva una spesa per la realizzazione del nuovo impianto pari al valore riconosciuto al vecchio Nicola Perrone. La stima fatta si aggira attorno ai due milioni di euro. Basti pensare che solo il manto da gioco, di ultimissima generazione, composto da un mix di erba sintetica e naturale, al pari dell’avveniristico nuovo stadio della Juventus, è costato un milione di euro circa.
Ciò che allo stato sembra certamente superfluo e sul quale si poteva risparmiare, utilizzando quelle risorse per costruire una copertura agli spalti, sono le gradinate che possono ospitare oltre 3mila persone, come voluto dalla passata amministrazione. Che rischiano di restare per buona parte vuote, anche nella migliore delle ipotesi di presenza di pubblico. Così come non si capisce il perchè dell’esigua grandezza delle curve, che poi curve non sono. Mancano recinzioni intorno alla struttura e molti saranno i palloni persi.
Ciliegina sulla torta, non si capisce l’utilità di una discesa sterrata fatta costruire con un’altra gara d’appalto sul lato nord della struttura che finisce con un piccolo piazzale e una scarpata.
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