FONDI, LOTTIZZAZIONE ''ROSA DEI VENTI'': FU VIOLATO IL DIRITTO ALLA DIFESA

Diritto di difesa violato e mancato accertamento del reato. Con queste motivazioni la Corte d’Appello di Roma ha motivato ora la sentenza con cui, il 20 maggio scorso, ha dichiarato nulla la sentenza emessa dal Tribunale di Latina nel processo sul residence «Rosa dei Venti», di Fondi, e  rinviato gli atti al Tribunale pontino per un nuovo giudizio. Il 4 marzo 2009 i giudici di Latina avevano prosciolto i tredici imputati, ritenendo tutto prescritto, ma disposto la confisca dei 68 villini incriminati.

La lottizzazione «Rosa dei Venti» era stata realizzata nel 1999 sulla Flacca e un anno dopo sequestrata dai carabinieri. Per il pm Gregorio Capasso il residence erano una lottizzazione abusiva e i permessi rilasciati dal Comune illegittimi. Sotto accusa finirono i componenti della commissione edilizia di Fondi, dirigenti comunali, tecnici e imprenditori. Quattro anni fa la sentenza di primo grado: tutto prescritto ma villini confiscati. Gli imputati hanno fatto appello e a dare battaglia sono stati soprattutto i difensori dei costruttori Marazzi e Diana, gli avvocati Marcello Montalto e Leone Zeppieri, ottenendo a maggio l’annullamento della sentenza.


La Corte d’Appello, nelle motivazioni della sentenza, ha precisato che a Latina è stato violato il diritto di difesa degli imputati, privati della possibilità di esporre le proprie ragioni. Impossibile confiscare immobili se prima non viene accertato il reato contestato.