RUBATE LE SCARPE DEI GIOCATORI DEL GAETA CALCIO

La Pol.Gaeta 1931 stigmatizza il nuovo grave,vile atto delinquenziale messo a punto nella notte tra lunedì e martedì ai danni della società. Ignoti, introdottisi all’interno dello stadio Riciniello hanno portato via tutte le scarpe da gioco dei calciatori biancorossi causando enorme disagio alla squadra impegnata nella fase di preparazione precampionato. Duro il commento del Presidente: “Abbiamo deciso di diffondere la notizia attraverso tutti gli organi di stampa-ha detto Mario Belalba- affinchè si sappia che si ha a che fare con qualche sconsiderato che se ne va in giro a compiere atti vandalici ed in quest’ultimo caso a rendersi autore di un furto vero e proprio.Non si tratta di bravata, qui vi sono dei delinquenti che come tali vanno trattati. Noi condanniamo nella maniera più assoluta queste azioni di sciacallaggio, di teppismo, di furto oltre che chiaramente sottolineare la stupidità di coloro che si sono vigliaccamente resi responsabili di simili atti.Infatti è alquanto singolare che ci si accanisca contro una società che ha fatto e sta facendo di tutto, con duri sacrifici economici, per rinascere dalle ceneri. Mi auguro di cuore che la giustizia possa riuscire in breve tempo ad individuare il colpevole o i colpevoli. Già tempo fa vennero danneggiati dei cartelloni pubblicitari e le reti di una porta, il tutto sempre all’interno dello stadio. E pensare che la rosa dei calciatori del Gaeta è composta da molti giovani, per i quali la sottrazione delle scarpe da gioco costituisce un certo danno. Spero che la città tutta, che da sempre si contraddistingue per civiltà e rispetto, biasimi una tale vergogna.Mai si era arrivati a questo ed è ora di dire basta!”
Per quanto riguarda le notizie sportive oggi era in programma una doppia sessione di allenamento, mattutina e pomeridiana, prima dell’ulteriore collaudo precampionato di domani nel pomeriggio in trasferta con la Nuova Itri,squadra partecipante al campionato di Promozione ma con chiare ambizioni di vittoria finale.