FURTI AL CIMITERO DI ITRI

Ancora un raid criminoso nel cimitero di Itri. Dopo le razzie di tre mesi fa, che portarono le vittime a contestare i furti di vasi con piante, anfore, fioriere e altri addobbi tombali, nel fine settimana è toccato a oggetti ornamentali delle lapidi realizzati in rame. All’altezza dei due ingressi, quello principale ai bordi della statale Appia, e quello laterale, adiacente la bretella viaria Appia-provinciale Itri/Sperlonga, sono stati rubati una decina di contenitori in rame nei quali i parenti deponevano vasetti con piantine o mazzi di fiori. La vicinanza delle tombe prese di mira con le porte di ingresso ha fatto subito intuire che i ladri abbiano portato il mezzo per la fuga vicino all’ingresso della struttura presa di mira e che non si siano spinti a depredare lapidi e pietre tombali collocate più lontano perchè il tragitto sarebbe stato più lungo e avrebbe permesso a qualche automobilista in transito di segnalare l’atto criminoso. L’episodio è stato segnalato dalle stesse vittime dei furti, la cui rabbia ha toccato ora l’esasperazione, data la reiterazione degli episodi sacrileghi ai danni dei cari estinti. La volta precedente alcuni familiari lasciarono per protesta scritte spray e cartelli in cui manifestavano la loro rabbia augurando ai ladri di utilizzare le piante rubate per poter addobbare le tombe di qualche parente prossimo cui veniva augurata la dipartita terrena “nel giro di 48 ore”.