LATINA, AL KARAMA: CONVERGENZA TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE PER UN’AZIONE COMUNE

Tra i punti all’ordine del giorno discussi nella odierna seduta del Consiglio comunale di Latina, anche la situazione del centro Al karama, la struttura di Borgo Montello che attualmente ospita circa 160 persone di etnia rom.
Sul tema, maggioranza ed opposizione hanno trovato un comune terreno di dialogo e la necessità di una azione istituzionale comune e condivisa per garantire una adeguata soluzione. Come emerso nel corso del dibattito in aula e anche nell’apposita  riunione tra maggioranza e opposizione  al termine del  Consiglio comunale, si  è convenuto sulla necessità che la politica eserciti il suo ruolo perseguendo principi di solidarietà, legalità e rispetto della dignità dell’uomo in ogni sua manifestazione.

Sono stati inoltre evidenziati i fatti verificatisi recentemente nella struttura di Al Karama, che hanno fatto emergere gravi problemi legati alla sicurezza ed alla incolumità dei residenti ma anche alla legalità ed al rispetto delle norme che regolano la civile convivenza.


Si è inoltre rilevato che la struttura di Al Karama è nata come proprietà privata di un sindacato e che successivamente è stata ceduta alla Regione Lazio, che risulta a tutt’oggi essere proprietaria. Nel corso degli anni il centro Al Karama ha visto più volte modificate le modalità del suo utilizzo e la tipologia dei suoi utenti, passando da una iniziale destinazione a centro di prima accoglienza per immigrati a centro di formazione professionale per poi arrivare ad un periodo di abbandono che ha determinato la sua occupazione abusiva in quanto non autorizzata, circostanza segnalata formalmente dal Comune alla Prefettura. Negli ultimi anni, inoltre, tutta una serie di soggetti istituzionali (Governo, Regione, Provincia e il Commissario Straordinario per l’emergenza dei nomadi) hanno assunto impegni volti a definire la classificazione della struttura Al Karama ed alla individuazione degli interventi necessari a garantire sicurezza ed incolumità, legalità e rispetto della dignità dell’uomo sia all’interno della struttura che ai cittadini residenti nelle aree limitrofe della struttura stessa. Questo percorso, però, ha trovato tra l’altro sulla sua strada la sentenza del Consiglio di Stato n. 6050 del 16/11/2011, con cui veniva dichiarato illegittimo il “decreto rom” con conseguente decadenza del “Commissario Straordinario per l’emergenza rom” e di riflesso di tutti gli atti posti in essere, tra cui il finanziamento destinato alla struttura Al Karama.

Considerato, infine, che i recenti accadimenti hanno tristemente evidenziato che la maggior parte dei suddetti impegni assunti dalle istituzioni sono stati disattesi e che di fatto ad oggi non sussistono nella struttura Al karama né sicurezza né legalità e rispetto della dignità umana, le forze politiche presenti in Consiglio comunale hanno deciso di porre in essere un’azione comune affinché si perseguano tutte le iniziative volte a superare l’emergenza ingenerata ma anche a disegnare il futuro della struttura.

“Dopo aver dato atto all’amministrazione, in particolare all’assessore Gianluca Di Cocco, di aver lavorato bene per affrontare in maniera adeguata la situazione di Al Karama, noi come maggioranza –afferma Fabio Cirilli a nome anche degli alleati – chiediamo che la struttura Al Karama venga interdetta a qualunque forma di utilizzo sino a che, al suo interno, non vengano garantiti sicurezza ed incolumità, igiene nonché legalità e rispetto della dignità umana per i residenti. Siamo favorevoli ad una convergenza con il PD e con l’intero Consiglio per dare più forza possibile all’azione del Sindaco Di Giorgi affinché venga rappresentato sull’apposito tavolo istituito dal Prefetto di Latina la necessità di:

–    identificare la destinazione d’uso della struttura denominata Al Karama;
–    definire le modalità  del suo utilizzo;
–    individuare gli interventi strutturali per la messa a norma della struttura;
–    individuare i soggetti competenti preposti alla realizzazione di quanto sopra nonché le risorse economiche occorrenti”.

“Noi come PD – afferma il capogruppo in Consiglio, Giorgio De Marchis – abbiamo chiesto la discussione di questo punto perché abbiamo ritenuto opportuno e importante che l’assise si confrontasse per fare un passo in avanti sul futuro di Al Karama, al di là della situazione di emergenza dei giorni scorsi. Siamo quindi disponibili a fare un percorso con la maggioranza affinché la nostra città possa garantire accoglienza e solidarietà. Sia chiaro – continua De Marchis – che così come è oggi Al Karama non può più essere. O le istituzioni sono in grado di garantire un vero centro di solidarietà ed accoglienza, altrimenti situazioni come quelle attuali non possono essere più accettate. Per questo c’è convergenza con la maggioranza per la stesura di un documento comune nei prossimi giorni”.