AUTOMOBILISTA ROMANO MULTATO PER PARCHEGGIO RITENUTO TROPPO “VICINO VICINO”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera da un turista di Roma che da anni trascorre le sue vacanze a Itri dove possiede un’abitazione. “Nel congratularmi per l’attenzione da voi prestata ai problemi della gente comune -che spesso non riescono a trovare spazio sull’informazione cartacea- voglio denunciare un fenomeno, secondo me, assurdo, del quale sono rimasto vittima. Innanzi tutto mi presento. Sono Aldo Bianchi, risiedo a Roma con la mia famiglia e da anni sono solito trascorrere qualche settimana di ferie nell’abitazione che, con tanti sforzi, siamo riusciti ad attivare a Itri, in via Mamurra. Vorrei non elencare il fatto che ottempero agli obblighi dovuti (Ici, Tarsu, depongo i rifiuti così come il regolamento comunale prescrive e altro), perchè ritengo la cosa un dovere civico di ogni cittadino, ma lo faccio perchè mi risulta che a Itri non tutti, comprese persone del posto, sono adempienti con gli obblighi fiscali e con il rispetto delle norme igieniche e sanitarie. Ritengo di aver ricevuto un assurdo abuso. Avevo parcheggiato la mia auto, un’Opel Agila, in via Santa Lucia, nei pressi del noto laboratorio artigianale “Chocolart”, dato che abito a oltre duecento metri di distanza, in una strada raggiungibile solo a piedi e in forte ascesa, lungo la scalinata che porta al camminamento di ronda del castello medieovale. L’indomani ho trovato sul cruscotto dell’auto un avviso di multa per “aver ostacolato le manovre dell’auto che stava davanti a me”. Mi sono recato al comando della Polizia locale per conferire con la vigilessa (una precaria in servizio solo durante l’estate) ma non sono riuscito a incontrarla. Ho chiesto spiegazioni al responsabile dei VVUU, il segretario comunale, il quale mi ha risposto che avevo la sola possibilità di fare ricorso. Ho invece trovato tanto cortese e disponibile il m.llo dei CC, Rosario Amato, che ha compreso le mie ragioni, anche se capisco bene che l’Arma non ha competenza per il caso in questione. Ho, infatti, cercato di far capire al corpo cui appartiene la vigilessa verbalizzante che, se io ero riuscito a parcheggiare, lasciando all’auto che mi precedeva lo stesso spazio rimasto con l’auto che mi seguiva, dopo aver notato che anche il mezzo parcheggiato avanti a quello che ha chiamato i vigili, asserendo di non riuscire a fare manovra, aveva lo stesso spazio, mi chiedo, a questo punto, sulla scorta di quale ragione sono stato contravvenzionato. Non è certo colpa mia se al volante si trovano persone che non hanno dimestichezza con la pratica della guida. E concludo sottolineando che, di fronte a tante situazioni di grande criticità che non vedono l’arrivo dei VVUU, benchè ripetutamente sollecitati, trovo veramente encomiabile, anche se insolito, lo zelo con cui questa volta sono intervenuti, anche se la durata del parcheggio è coincisa con la notte e le prime ore del mattino. Se un segnale positivo va colto da questo episodio, è che i Vigili facciano sempre e comunque il loro dovere, in una realtà dove la piaga del traffico disordinato è tanta diffusa e spesso non adeguatamente affrontata, specie quando a intasare piazze e luoghi di intenso transito ci sono auto provenienti dalle zone a sud del Lazio. Mi farebbe piacere – ma sono sicuro che la cosa avverrà data l’attenzione che la Prefettura dedica a queste forme di protesta civile – che queste mie rimostranze affidate al sito che conosco da tempo e che seguo ogni giorno, vengano lette anche presso quegli uffici provinciali. Grazie”