***video***CISTERNA DI LATINA: ULTIMO SALUTO A MASSIMILIANO RAMADU’

Piazza 19 Marzo e Collegiata gremite e tanta commozione per l’ultimo saluto al sergente Massimiliano Ramadù.
Dopo i solenni funerali di Stato svolti questa mattina nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, il feretro dell’alpino vittima nell’attentato terroristico nei pressi di Herat, Afghanistan, lo scorso 17 maggio, è giunto a Cisterna intorno alle 13,30.
Nella piazza centrale del paese ad attenderlo già numerose persone, il picchetto in armi del COTIE (Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito) di Anzio e la rappresentanza della Brigata alpini Taurinense. Esposti di fronte all’ingresso della Chiesa due grandi striscioni a lutto dei compagni di scuola media e superiore di Massimiliano.
L’ingresso della bara, avvolta nel Tricolore, in chiesa è stata accolta da un fragoroso applaudo. Quindi è iniziata una interminabile fila di familiari, amici, conoscenti e non, giunti anche da fuori Cisterna per rendere omaggio a quello che il Vescovo di Latina, Mons. Giuseppe Petrocchi, nella sua omelia, ha definito “Ministro della sicurezza e della libertà dei popoli”.
Hanno celebrato la funzione, oltre al Vescovo Petrocchi, il parroco della Collegiata di Santa Maria Assunta, don Giancarlo Masci, coadiuvato da tutti i parroci delle diverse chiese di Cisterna. A ricordare Massimiliano, sulla bara, una sua foto ed un cappello alpino adagiato su un cuscino.
Ad esprimere in chiesa il cordoglio ed un pensiero su Massimiliano anche il generale Luigi Pellegrino Comandante del COTIE di Anzio, ed il sindaco Cosimo Femia di Davoli (Catanzaro), città natale della giovane moglie Annamaria.



Presenti varie autorità tra cui il Generale di Corpo d’Armata Domenico Rossi, Comandante della Regione Militare Centro e Comandante Militare della Capitale, il Prefetto Antonio D’Acunto, l’Assessore Stefano Zappalà in rappresentanza del Presidente della Regione Lazio, il Presidente della Provincia Armano Cusani, il vertici della Forze dell’Ordine provinciale, numerosi sindaci con i loro gonfaloni e varie associazioni di volontariato, combattentistiche e d’arma.
Il Sindaco Antonello Merolla è brevemente intervenuto per farsi portavoce della famiglia di Massimiliano e della moglie Annamaria della quale il Primo Cittadino ha sottolineato la grande dignità nell’accettare la drammatica sorte di Massimiliano nella consapevolezza della sua scelta di prestare il proprio servizio alla Patria ed in aiuto ad un popolo oppresso.
Il suono della tromba che ha intonato le strazianti note del “Silenzio” ed un fragoroso applauso, quasi liberatorio, hanno reso l’estremo saluto di Cisterna al suo eroe.
Il feretro, accompagnato tra due ali di folla ed un ripetersi di applausi, ha lasciato il sagrato della chiesa percorrendo Corso della Repubblica fino a raggiungere il Cimitero dove finalmente Massimiliano Ramadù riposa.

Scritto da Ufficio Stampa Comune di Cisterna di Latina