Prostitute sieropositive sulla Pontina. C’è una denuncia in Procura

prostituzione_89495Ha scoperto di aver contratto l’Aids mentre era dietro le sbarre, finita in prigione dopo essere stata arrestata per reati contro la persona e sfruttamento della prostituzione. E’ rimasta in carcere dal novembre 2010 al luglio 2012, e una volta libera è tornata a prostituirsi, nonostante la consapevolezza di essere malata di Hiv e di poter contagiare i suoi clienti. Ma lei non è una donna ‘libera’, è una merce che appartiene a chi l’ha messa sulla strada, l’ha fatta prostituire e l’ha messa in condizione di far prostituire anche altre ragazze come lei, schiave.

Adesso, però, una persona ha deciso di segnalare la situazione, facendo una regolare denuncia in Procura lo scorso 20 gennaio e raccontando quello che sa, anche su Facebook se questo può servire a liberare queste donne e a evitare che altre persone si ammalino di Aids.


Lui ha conosciuto la giovane malata di hiv facendo volontariato in carcere nel periodo in cui c’era anche lei, quindi ha avuto modo di vedere con i propri occhi le sue analisi che raccontavano quella verità agghiacciante, inesorabile. Oggi ha pubblicato un post dettagliato su Facebook perché vuole evitare che altre persone, i clienti della prostituta, possano ammalarsi inconsapevolmente.

Questo il messaggio: “Presso il Comune di Sabaudia, all’incrocio tra la Mediana e la Strada Gianfilippo (Migliara 50) dinanzi al vivaio, si prostituisce una giovane di nazionalità rumena affetta da hiv. Detta meretrice persiste nel meretricio nonostante sia ben consapevole della sua sieropositività, in quanto scoprì l’infezione durante il periodo di detenzione scontato, per reati contro la persona e lo sfruttamento della prostituzione, dal novembre 2010 al luglio 2012. Detta meretrice si prostituisce nel luogo suindicato da almeno il 2009 fino al novembre 2010 (periodo in cui rimase affetta da hiv pur non essendone consapevole), indi dal luglio 2012 alla data odierna.

Assieme a lei, sempre sulla Strada Gianfilippo, si prostituisce un’altra giovane di nazionalità rumena, detenuta insieme alla prima dal novembre 2010 al luglio 2012, nei cui confronti, nel luglio del 2012, all’atto della scarcerazione, il prefetto di Roma emise il provvedimento dell’allontanamento dall’Italia e divieto di reingresso per 5 anni a causa di motivi imperativi di pubblica sicurezza. Nonostante che il d. lgs. 30/2007 preveda l’allontanamento coatto e immediato, ad opera del questore, per il comunitario inottemperante ovvero la pena della reclusione fino ad un anno al comunitario che rientra prima del termine di divieto, detta prostituta non ha mai ottemperato, continuando nel meretricio senza soluzione di continuità”.

Ma questa persona ha anche un altro, ambizioso obiettivo: sollecitare un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti affinché arrivino ai responsabili di quel triste ‘supermercato delle donne’ allestito sulla Pontina. Merce esposta al sole e sotto la pioggia, nelle calde giornate d’estate e al freddo dell’inverno, senza la benché minima difesa, in attesa del prossimo cliente. Inconsapevole del rischio.