ANCORA PROBLEMI SUI COLLEGAMENTI FORMIA – VENTOTENE

Ancora disservizi targati Laziomar sulla banchina di Molo Azzurra a Formia. E’ saltata l’ennesima corsa del mattino, una sessantina di viaggiatori ha dovuto attendere sei ore per il successivo collegamento per Ventotene. L’aliscafo «Alcione» arrivato nel porto di Formia ha attraccato al Molo Vespucci anziché quello degli imbarchi per le isole ed è stato comunicato ai passeggeri che la nave non avrebbe effettuato la corsa delle 11.40 per Ventotene, pare “per motivi tecnici”. Un’avaria, insomma.

Eppure proprio due giorni fa  la Laziomar con una lettera a Comune di Ventotene, alla Guardia Costiera di Gaeta e Formia e al ministero del Trasporti  aveva comunicato che da ieri tutte le corse sarebbero partire con il vecchio orario estivo. Ovvero avrebbero dovuto esserci due aliscafi.


Oggi a Formia sono rimasti a terra circa 60 passeggeri – tra i quali viaggiava un anziano diabetico di 67 anni – che sono stati costretti ad aspettare la corsa delle 18. Con 37 gradi sul molo, il bar chiuso e la biglietteria chiusa, il comandante Marco Vigliotti della Capitaneria di Porto di Formia, è intervenuto per far assistere nella sede della Guardia Costiera al Molo Vespucci gli sfortunati passeggeri.

Attualmente, infatti, per Ventotene la flotta Laziomar non effettua più alcun viaggio con le sue navi o i suoi aliscafi. Il traghetto «Tetide» è ancora in cantiere , nel porto di Formia, per riparazioni; la prima corsa è prevista non prima del 10 luglio. L’aliscafo «Alnilam», uscito dal cantiere soltanto una settimana fa, è subito andato in avaria ed è tornato in cantiere. E’ previsto che le sue corse non riprendano prima di una quindicina di giorni.

E ora sono in rivolta un po’ tutti, dal comune di Ventotene in testa il sindaco Geppino Assenso e agli operatori economici e turistici dell’isola che, ormai esasperati da mesi di guasti e liti sui trasporti, chiedono alla Laziomar “di emettere un comunicato ufficiale che metta nero su bianco il futuro dei collegamenti da e per Ventotene”.