Fondi, petizione contro i vaccini. La maestra no vax: “Dovranno passare sul mio cadavere”

AGGIORNAMENTO – I no vax di Fondi in piazza per fare proseliti in nome della libertà di scelta. Impegnati a raccogliere firme per una revisione del sistema vaccinale tradizionale e, soprattutto, per il superamento dell’obbligo vaccinale per i bambini. “Un diritto sacrosanto”, sostengono.

Per una petizione messa in campo in due occasioni, domenica 15 e domenica 22 luglio, presso l’area mercato di via Mola di Santa Maria, e al momento in salita. Nella doppia tornata, nonostante abbiano fatto capolino “mamme, papà, ma anche medici ed insegnanti”, come dichiarato dai promotori, sono state raccolte 98 firme. Ma per tentare di incrementarle ulteriormente ci sarà tempo: “Fino al 2 agosto c’è la possibilità di firmare negli uffici del Comune di Fondi e di tutti i Comuni che si sono presi la briga di scaricare i moduli ed informare come avrebbero dovuto fare”, dicono con una punta polemica gli organizzatori dell’iniziativa.


Nata, rendono noto, da alcuni genitori dopo che “il promotore Alberto Di Fazio (coordinatore locale di Destra Sociale, associazione legata a Fratelli d’Italia, ndr) si recò in Comune per ‘informare’ gli impiegati e far scaricare loro i moduli. Infatti in molti Comuni, anche se dovevano farlo tutti, grazie a cittadini e genitori attenti, si sta cercando di far valere un diritto sacrosanto: quello della libertà vaccinale”.

“Perché – si chiedono gli interessati – devo essere obbligato a far iniettare 10 vaccini se alcune di queste (malattie, ndr) le ha ‘passate’, quindi è naturalmente immune? E perche fare l’anti polio, ad esempio, per una malattia sparita dall’Europa dal 1985?”. La loro conclusione? Questa: “Si gioca con i nostri figli perché c’è un giro di ‘soldi’ e di ‘potere’ che noi ‘comuni mortali’ non possiamo neanche immaginare”.

Tra i no vax della Piana c’è Sara Chianese, mamma di sette figli e insegnante di scuola materna. Una donna, sottolineano i promotori della raccolta firme, “che da anni sta facendo ricerche sull’argomento e alla quale non manca esperienza diretta nel mondo dell’infanzia”.

“Dovranno passare sul mio cadavere”, esordisce con convinzione la maestra, compagna del Di Fazio principale ‘sponsor’ della petizione. Lei rifiuta l’etichetta di ‘no vax’: “Troppo categorica”. Piuttosto, si definisce “impegnata nella libertà di scelta” sull’obbligo vaccinale. Una ‘free vax’, insomma.

“È chiaro a tutti che chi ha palesato la propria convinta opposizione al Decreto Legge Lorenzin ha avuto modo di scontrarsi con una società divisa, ma ora si è superato il segno”, dice a sostegno della proposta di legge per la Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva. “Sessantasette realtà italiane si sono riunite per presentare una proposta di legge, normata dall’articolo 71 della Costituzione, che propone l’estensione del modello Veneto a tutta l’Italia. Nessuna abolizione dei vaccini, nessuna teoria complottistica contenuta nella legge, ma neppure un fideistico credo riguardo ad una semplificazione mediatica per cui tetano ed epatite B possano dare immunità di gregge”.